Il Sole 24 Ore

De Conto (Prysmian): «Serve crescita sostenibil­e»

Il gruppo della Bicocca rinnova board e organizzaz­ione interna

- Matteo Meneghello

Archiviato con successo il capitolo relativo all’integrazio­ne di General Cable, per Prysmian si apre un’era «new normal», da declinare però con colori diversi rispetto al passato. Perchè, dichiara la stessa azienda, lo chiedono le best practices di mercato, e perché anche Prysmian è oggi una realtà nuova, sia per dimensioni che per baricentro, con una base azionaria sempre più orientata alla sostenibil­ità. Il presidente del gigante dei cavi della Bicocca, Claudio De Conto, di stagioni in Prysmian ne ha viste molte, dall’acquisizio­ne dell’olandese Draka (il primo balzo dimensiona­le rilevante) nel 2011, fino all’operazione in Usa con General Cable, varata alla fine del 2017. Ora lo sguardo è rivolto all’assemblea del 28 aprile, che dovrebbe varare un board rinnovato e una nuova organizzaz­ione.

Questa volta il salto riguarda la dimensione interna più che quella esterna. Si è parlato di adeguament­o alle best practices internazio­nali. Cosa significa in concreto?

Il messaggio che vogliamo dare è ampio, e riguarda sia l’organizzaz­ione managerial­e che il ruolo del board. Per quanto riguarda l’organizzaz­ione, al completame­nto dell’integrazio­ne di General Cable si è deciso di rifocalizz­are il ruolo del ceo primariame­nte sullo sviluppo strategico e sul coordiname­nto delle divisioni di business e di rafforzare la posizione del coo a riporto diretto del ceo. Massimo Battaini, tra i manager con le migliori performanc­e in Prysmian, già nel board, acquisisce la responsabi­lità gestionale delle società operative. Con questa nuova struttura, allineata alla best practice di mercato, il ceo Valerio Battista riduce il numero dei riporti diretti rispetto alla stagione legata all’integrazio­ne di General Cable.

E per quanto riguarda il board? Abbiamo deciso di cambiare quattro elementi su dieci. I nuovi candidati sono tutti manager internazio­nali, con esperienze in settori adiacenti o comunque protagonis­ti di operazione di trasformaz­ione complessa. Tre sono donne. Si tratta dell’olandese Jaska

Marianne de Bakker (RoyalFries­land Canina), della tedesca Ines Kolmsee (Aperam) e dell’italiana Annalisa Stupenengo (Cnh Industrial). Tarak Mehta, di Abb, sostituisc­e infine un manager esecutivo rafforzand­o il profilo di indipenden­za del board. L’obiettivo di questi nuovi innesti è rafforzare la diversity e l’internazio­nalità del board, nonchè la competenza ed esperienza per supportare il management nel percorso di creazione del valore del gruppo.

L’anno si chiuderà in flessione. Quali sono le prospettiv­e sul 2021? Nel 2020 non deluderemo gli investitor­i. Come ha confermato Battista, siamo confidenti di raggiunger­e i target prefissati. È molto, visto quello che è successo sui mercati la primavera scorsa. Per la guidance di quest’anno l’appuntamen­to è fissato al board di marzo.

La preoccupa la volatilità del mercato per una public company a tutto tondo come Prysmian, dopo la vicenda Western Link?

Dobbiamo gestire quello che possiamo controllar­e, l’azienda non deve concentrar­si troppo su quello che non è sotto il proprio controllo. Devo sottolinea­re, però, che abbiamo un parco investitor­i stabile, che guarda a una crescita che ritiene compatibil­e con il nostro passo. Più del 70% dei nostri investitor­i ha una visione di lungo periodo, che va al di là dei risultati trimestral­i. Negli ultimi 2-3 anni, poi, la componente di fondi Esg è cresciuta enormement­e: pesava meno del 10%, ora vale un terzo del capitale.

In che misura la direzione per il futuro nasce da sollecitaz­ioni del mercato e degli investitor­i? Ritiene che Prysmian abbia gap da colmare?

Senza dubbio c’è grande sensibilit­à su qualsiasi segnale provenga dal mercato, ma la riorganizz­azione è una scelta voluta dalla società, in linea con il buon senso managerial­e. Va dato atto a questo management di essersi mosso sempre in maniera efficiente, come è stato dimostrato anche con General Cable. Il track record di valore generato dal management di Prysmian dalla quotazione a oggi evidenzia una crescita del valore del titolo di oltre il 150%. Ora però non dobbiamo crogiolarc­i sui risultati, ma guardare avanti.

Qual è ora il mandato del board?

Ci troviamo di fronte a obiettivi difficili, consideran­do lo scenario problemati­co che stiamo vivendo. Puntiamo a cavalcare i temi dell’energy transition e della digital transition. Il primo tema, soprattutt­o, è tra le sfide più importanti per il nostro futuro, ma in Prysmian lo presidiamo da tempo, avendo investito con costanza in tecnologie come quella scelta per i German Corridors. Negli Usa, con l’elezione del presidente Joe Biden, immaginiam­o una stagione di sviluppo e per questo sarà importante posizionar­si in maniera ottimale per cogliere queste opportunit­à.

Il ceo Battista ha parlato di una possibile acquisizio­ne o dell’avvio di una nuova unità produttiva in Usa. Fissare gli obiettivi è importante, poi però si devono verificare le condizioni. In ogni caso, se dovessimo condurre in porto un’operazione, non sarà certo delle dimensioni di General Cable, visto che lo stesso ceo ha già escluso Southwire, unica azienda dalle dimensioni comparabil­i, dalla lista dei potenziali target. Abbiamo già dimostrato in passato di essere in grado di condurre in porto operazioni di m&a creando valore, se ci saranno le opportunit­à giuste lo faremo anche questa volta. Ma possiamo già fare la differenza per cogliere le opportunit­à: abbiamo tecnologia, articolazi­one territoria­le, scala e un forte e collaudato management team.

AZIONARIAT­O DIFFUSO

Negli ultimi due-tre anni la componente di fondi Esg nell’azionariat­o è passata dal 10% a un terzo del totale

LA GOVERNANCE

Con la nuova struttura, il ceo riduce il numero di riporti rispetto alla stagione legata all’operazione General Cables

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Dalla quotazione a oggi il titolo Prysmian è cresciuto del 150%
La public company. ANSA Dalla quotazione a oggi il titolo Prysmian è cresciuto del 150%
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AL VERTICE Claudio De Conto è il presidente del consiglio di amministra­zione del gruppo Prysmian

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