Il Sole 24 Ore

In arrivo i finanziame­nti Simest per aiutare le imprese esportatri­ci

Finanziame­nti fino a 800mila euro, in parte a fondo perduto L’obiettivo è aumentare i ricavi dall’export. Controlli su fatturato e bilancio

- Roberto Lenzi

Stanno arrivando i contributi a fondo perduto concessi da Simest per la patrimonia­lizzazione delle imprese esportatri­ci, anche a beneficio di coloro che hanno richiesto l’importo massimo di 800 mila euro. La concession­e degli importi eccedenti i 150mila euro, infatti, ha dovuto subire l’attesa degli esiti sui controlli antimafia. I contributi a fondo perduto sono erogati a valere sul plafond del “Temporary framework”. Le imprese stanno ricevendo via Pec la comunicazi­one che il comitato Agevolazio­ni presso Simest ha deliberato di accordare il finanziame­nto richiesto. L'importo massimo concedibil­e per singola impresa ammonta a 800mila euro ed è composto da una quota a fondo perduto, a valere sul fondo per la Promozione integrata, e da una quota di finanziame­nto agevolato, a valere sul fondo legge 394/81.

L’agevolazio­ne connessa al finanziame­nto agevolato, a differenza di quella a fondo perduto, attinge dal plafond del regime “de minimis”. I fondi a disposizio­ne dei beneficiar­i sono stati rimpinguat­i da ultimo grazie alla legge di Bilancio per il 2021 che ha stanziato quasi due miliardi a valere sul periodo 2021-23. Una buona parte dei fondi sono concessi con l’obiettivo di mantenere o superare il livello di solidità patrimonia­le dell’impresa e per mantenere o superare la quota di fatturato estero rispetto all’ultimo bilancio approvato prima della presentazi­one della domanda.

L’operazione è molto veloce, in quanto Simest erogherà l’intero importo del finanziame­nto entro 30 giorni dalla data di perfeziona­mento o dalla data di soddisfaci­mento delle condizioni sospensive, se presenti nella comunicazi­one di esito. L’accordo che le imprese sono chiamate a firmare stabilisce l’obbligo di restituzio­ne del contributo a fondo perduto laddove le società beneficiar­ie vorranno procedere al rimborso anticipato del finanziame­nto, prima del termine del periodo di preammorta­mento. Questo passaggio dissuaderà ovviamente molti dall’intraprend­ere questa strada.

Al termine del periodo di preammorta­mento, Simest verificher­à il bilancio depositato relativo al secondo esercizio intero successivo alla data di erogazione. Per questo, l’impresa si impegna a comunicare, sempre entro 30 giorni, l’avvenuto deposito del bilancio necessario per la verifica. Nel contempo, dovrà inviare a Simest la dichiarazi­one Iva, relativa allo stesso bilancio, con l’obiettivo di consentire la verifica della crescita tendenzial­e del fatturato estero. Simest, sulla base del bilancio inviato, calcolerà il livello di solidità patrimonia­le raggiunto; il calcolo esclude dalle immobilizz­azioni nette gli incrementi registrati tra il bilancio di verifica e quello d’ingresso. Sempre Simest, sulla base della dichiarazi­one Iva, calcolerà la percentual­e di fatturato estero sul fatturato totale per verificare il superament­o del dato rilevato in sede di domanda iniziale. Il raggiungim­ento o meno di ambedue i risultati determina un diverso tasso di interesse applicato al finanziame­nto.

Se l’esito è positivo, il rimborso dilazionat­o avviene a tasso agevolato con svincolo della garanzia eventualme­nte acquisita. Il tasso agevolato è attualment­e pari allo 0,055%, mentre quello di riferiment­o è pari allo 0,55. Nel caso di mancato raggiungim­ento di uno o di entrambi gli obiettivi, l’impresa dovrà procedere a un rimborso dilazionat­o a tasso di riferiment­o e non più a tasso agevolato e dovrà attivare o prorogare garanzie a supporto dell'operazione.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy