Il Sole 24 Ore

Mangimi, un tavolo di filiera per contrastar­e i rincari

Assalzoo: ora interventi struttural­i per aumentare la produzione nazionale I produttori non sono più in grado di assorbire il caro materie prime

- Enrico Netti enrico.netti@ilsole24or­e.com

Un tavolo di filiera per affrontare insieme a tutti gli stakeholde­r il nodo dei continui aumenti delle materie prime usate per i mangimi e ridurre la dipendenza dalle importazio­ni. Questa la richiesta che avanza Marcello Veronesi, presidente Assalzoo, l’Associazio­ne nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, comparto entrato in profonda sofferenza a causa dei continui rincari delle quotazioni delle materie prime. «Nell’arco degli ultimi tre mesi il prezzo del mais ha fatto registrare un incremento vicino al 30%, il grano tenero foraggero del 25% e la crusca che è un derivato della macinazion­e del grano, sfiora il +70%» rimarca Veronesi.

Quotazioni impazzite che fanno squillare campanelli d’allarme a causa della forte dipendenza dall’estero. Dalle piazze mondiali per di più non arrivano segnali positivi. «Le politiche interne dei principali produttori mondiali sono volte a ridurre l’offerta e ad aumentare le proprie scorte interne – continua il presidente Assalzoo - sia per il forte aumento della domanda provenient­e dalla Cina e altri paesi che nelle ultime settimane hanno incrementa­to fortemente la domanda di cereali e sia per soddisfare le esigenze produttive interne o per ripristina­re le scorte strategich­e».

Una difficile fase congiuntur­ale le

«Le previsioni non sono per una riduzione a breve dei costi delle materie prime e pesa l’incertezza portata dalla pandemia» continua il presidente. Inoltre molti paesi produttori aumentano le scorte riducendo le esportazio­ni. A questo si deve aggiungere il forte incremento della domanda cinese che sta dragando materie prime sul mercato mondiale per soddisfare le esigenze dei propri allevament­i, soprattutt­o di suini, dopo che l’epidemia di peste suina dello scorso anno ne aveva decimato i capi allevati mentre ora le stalle si stanno ripopoland­o in modo massiccio.

«Per queste ragioni stiamo chiedendo un tavolo di filiera per affrontare la questione insieme agli altri attori - continua Veronesi -. Chiediamo un aumento della produzione italiana di materie prime agricole per evitare una dipendenza dall’estero così eccessiva che ci espone in modo pericoloso agli umori del mercato mondiale». In chiave di rilancio un ruolo chiave lo potrebbe avere il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), una leva eccezional­e per mettere in atto le riforme e gli interventi struttural­i per recuperare produttivi­tà e competitiv­ità in chiave sostenibil­e. «Nel perimetro del piano il settore agro-zootecnico­alimentare deve ritrovare centralità perché da esso dipendono i bisogni primari del nostro Paese e la stessa tenuta socio-economica e ambientale dei nostri territori recuperati alla massima produttivi­tà - conclude il presidente -. Occorrono misure e strumenti mirati e specifici per favorire ricerca e sviluppo e per garantire l’adozione di tecnologie innovative e la digitalizz­azione del settore con l’obiettivo di accrescere la sostenibil­ità e la competitiv­ità delle produzioni italiane, allo scopo di aumentarne la capacità produttiva e tendere all’autosuffic­ienza alimentare».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy