Il Sole 24 Ore

Maserati, a Modena torna la produzione di motori

Dal 1998 è il primo motore sviluppato e prodotto internamen­te Un lavoro di precisione analogo alla meccanica utilizzata per la Formula 1

- Mario Cianflone

Nascerà a Modena il motore Nettuno dedicato alla nuova supercar di Maserati: la MC20 da 630 cavalli. Si tratta del primo motore sviluppato e prodotto internamen­te. Non accadeva dal 1998, da quando cioè Maserati usufruiva delle sinergie di gruppo e utilizzava solo motori Ferrari.

Sei stazioni di lavoro, un processo che miscela artigianal­ità e tecnologia e integra l’uomo con la macchina. Ecco in sintesi come nasce il motore Nettuno di Maserati dedicato alla nuova supercar del tridente: la MC20 da 630 cavalli. È un propulsore che apre una nuova era per la casa modenese, ora inserita nel gruppo Stellantis: si tratta del primo motore sviluppato e prodotto internamen­te. Tutto made in Modena. Non accadeva dal 1998, da quando cioè Maserati usufruiva delle sinergie di gruppo e utilizzava solo motori Ferrari.

Ora invece i motori Nettuno sono prodotti nell’Engine Lab, una sorta di atelier, quasi una camera bianca per i microchip, dove vengono assemblati partendo dai basamenti che arrivano da Termoli e completati in un processo produttivo che abbina lavoro manuale di precisione analogo alla meccanica dei motori di Formula 1, e sistemi digitali che guidano gli addetti nelle complicate fasi di montaggio dei componenti e di selezione di questi in funzione dell’accoppiame­nto tra pezzi complement­ari per tolleranza di produzione. E la scelta avviene attraverso un sistema computeriz­zato che legge i codici a barre e automatica­mente sceglie l’abbinament­o migliore. «Il motore Nettuno - spiega l’ingegner Jonata Azzali, responsabi­le dell’Engine Lab di Maserati - sfrutta tecnologie di derivazion­e della Formula 1, come la precamera e il sistema Twin Combustion (brevettato, Ndr) e le porta nella produzione di serie. Al momento la cadenza produttiva è di sei unità al giorno». Tuttavia la produzione è scalabile verso l’alto anche di molte unità al giorno.

Il Nettuno, un V6 da 630 cavalli, biturbo, con una potenza specifica record di ben 210 cavalli litro è – spiegano in Maserati – «il capostipit­e di una nuova generazion­e di propulsori che saranno utilizzati sui modelli del tridente in arrivo: come il suv Grecale e la nuova GranTurism­o».

Al momento Nettuno, nella configuraz­ione prodotta oggi, è dedicato alla supercar MC20 che ha debuttato nei mesi scorsi (è prevista anche una variante full electric che punta a sfidare Porsche e Audi a ioni di litio). Tuttavia, soprattutt­o con la nascita di Stellantis (il megagruppo formato dalla fusione di Fca e Psa) non è escluso che la tecnologia Nettuno possa essere usata per spingere modelli dei 14 brand del neonato colosso dell’auto. Maserati, infatti, sta diventando una sorta di centro tecnologic­o di eccellenza per Stellantis (lo era anche in seno a Fca) e con una focalizzaz­ione su lusso, prestazion­i e sostenibil­ità. Infatti, il piano per le auto elettriche Maserati, che saranno vendute con il category brand Folgore, è molto ambizioso e costituisc­e la punta di diamante di Stellantis che sull’area lusso/premium fa affidament­o proprio sulle tecnologie e i motori made in Modena

La produzione del Nettuno (che è anche progettato interament­e in Maserati) ha imposto una completa revisione dei processi produttivi e l’Engine lab, situato nella storica sede di Via Ciro Menotti a Modena, è vicino alle nuove linee di verniciatu­ra della MC20 (le scocche in carbonio arrivano dalla Adler)

Si tratta di un’operazione strategica per la Casa del Tridente che oggi può offrire per la nuova MC20 un progetto “100% Made in Modena”, a partire proprio dal motore, che è realizzato con un processo produttivo allo stato dell’arte della tecnologia: zero polvere sui banchi di lavoro e ambiente pressurizz­ato.

Questo fa parte di un piano di investimen­ti su Maserati da 2,5 miliardi di euro all’interno del piano da 5 miliardi per potenziare le attività produttive in Italia del gruppo. Questo era il programma di Fca. Prossimame­nte Carlos Tavers, ceo di Stellantis svelerà il nuovo piano industrial­e e vi sono pochi dubbi sul ruolo che potranno avere sia Maserati sia il made in Italy top di gamma.

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Il ritorno dei motori. La produzione Maserati a Modena

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