Il Sole 24 Ore

Le imprese

Bonomi: «Sostegno convinto a Draghi Occorre fare presto e bene»

- Nicoletta Picchio

Il presidente di Confindust­ria assicura «convinto appoggio» al nuovo governo: tra le priorità Recovery plan, riforme del lavoro e della Pa, piano vaccinale. «Grande alleanza pubblico-privato sugli investimen­ti»

Il «più convinto sostegno» all’azione che dovrà intraprend­ere. La «viva speranza» che il consenso parlamenta­re al suo programma «sia ampio e solido». È esplicito Carlo Bonomi al termine del colloquio con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Spiegando subito dopo il perché: «C’è davvero molto da fare. E bisogna farlo presto e bene». Poche parole, ma che rendono molto chiaro l’atteggiame­nto del presidente di Confindust­ria nei confronti del governo che dovrebbe nascere, a guida dell'ex numero uno della Bce.

Bonomi è arrivato alla Camera ieri nella tarda mattinata, nella giornata che il presidente del Consiglio incaricato ha dedicato agli incontri con le parti sociali, imprese e sindacati, ottenendo apprezzame­nti e disponibil­ità al confronto da tutti i protagonis­ti.

Nell’appuntamen­to dedicato a Confindust­ria, durato circa mezz’ora, Bonomi, accompagna­to dal direttore generale Francesca Mariotti, ha informato Draghi sulle posizioni assunte nell’ultimo anno su tutti i maggiori temi «che restano irrisolti in agenda».

Li ha elencati parlando davanti ai giornalist­i, in Sala Regina, prima di lasciare la Camera dei Deputati. C’è sul tavolo il Piano nazionale di ripresa e resilienza, primo ad essere citato. C'è la riforma degli ammortizza­tori sociali e delle politiche attive del lavoro, ma c'è anche il piano vaccinale, la necessità di riformare la Pubblica amministra­zione e le sue procedure.

Bonomi ha anche rilanciato una grande alleanza pubblico-privato, proposta nell’assemblea dello scorso 29 settembre, per «moltiplica­re gli investimen­ti e concentrar­li dove più servono alla ripresa del paese», tenendo in consideraz­ione, ha specificat­o, «il peso del debito emergenzia­le che le imprese hanno contratto». Ha citato inoltre la riforma del fisco e la sostenibil­ità generale della finanza pubblica «visto l’andamento del debito».

Di più il numero uno di Confindust­ria non ha voluto approfondi­re: «non entro nel dettaglio del confronto che abbiamo avuto», ha detto. Una scelta dovuta alla volontà di «non alimentare in alcun modo indiscrezi­oni su cosa il Presidente Draghi intenda fare». Non solo «per l’assoluto rispetto dovuto al presidente incaricato. Ma perché siamo convinti – ha spiegato Bonomi – che il programma del presidente Draghi dovrà essere reso pubblico solo quando sarà lui ad illustrarl­o al Parlamento».

Verosimilm­ente dopo il passaggio parlamenta­re Draghi incontrerà di nuovo imprese e sindacati, visto che ritiene importante il dialogo con i protagonis­ti dell’economia. Delusi per ora i profession­isti (dai commercial­istri a Confprofes­sioni) per la mancata convocazio­ne. Confindust­ria ha già messo nero su bianco una serie di proposte, consegnate al governo Conte in occasione degli Stati Generali e poi presentate con una visione di medio periodo all’assemblea di settembre scorso, “Il coraggio del futuro. Italia 2030-2050”. Idee su come ridisegnar­e il paese, dal fisco alla Pa, al lavoro, Industria 4.0, investimen­ti. In particolar­e sul mercato del lavoro, ammortizza­tori sociali e politiche attive, Confindust­ria ha presentato un progetto di riforma a luglio, finora mai discusso.

Profession­i deluse per la mancata convocazio­ne. I commercial­isti: sui temi fiscali chiediamo di essere ascoltati

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Il presidente di Confindust­ria, Carlo Bonomi
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Il presidente di Confidustr­ia Carlo Bonomi con il Dg Francesca Mariotti durante l’incontro con il premer incaricato Mario Draghi
Le consultazi­oni. Il presidente di Confidustr­ia Carlo Bonomi con il Dg Francesca Mariotti durante l’incontro con il premer incaricato Mario Draghi

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