Industria I consumi elettrici accelerano in gennaio
L’industria corre più veloce del resto della società. Lo dice il “termometro” che misura lo stato di salute dell’economia attraverso i consumi elettrici, uno degli indicatori più fini per leggere gli andamenti del Paese. Terna, la Spa pubblica dell’alta tensione, ha misurato in gennaio i flussi di corrente elettrica; i consumi hanno confermato i segnali di recupero registrati in autunno.
Avanti tutta
Subito i numeri per il confronto. La domanda di gennaio cresce dello 0,8% congiunturale rispetto a dicembre, ma il confronto tendenziale rispetto a un anno fa riduce questa crescita a un modestissimo 0,2%.
Ma — attenzione — se il complesso dei consumi elettrici italiani del gennaio 2021 non mostra vivacità, il settore industriale ha messo le macchine avanti tutta con una crescita dei consumi del 3,1% rispetto al gennaio 2020.
Più fonti rinnovabili
Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, ha rilevato nel mese scorso una richiesta di energia elettrica pari a 27,1 miliardi di chilowattora. Il valore, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario dei giorni lavorativi e della temperatura, risulta in miglioramento dello +0,8% rispetto a dicembre 2020.
Anche nel confronto con il gennaio 2020 si rileva un’intonazione leggermente positiva, un impercettibile 0,2%: rispetto a un anno fa la domanda elettrica in Italia è inferiore dell’1%, ma quest’anno ci sono stati due giorni di lavoro in meno e le temperature sono state assai più fredde rispetto a gennaio 2020.
Le fonti rinnovabili crescono e hanno coperto circa il 34% della domanda (rispetto al 30% del gennaio 2020). Ovviamente in gennaio, con poche ore di luce, il contributo dell’energia fotovoltaica è modesto; crescono eolico e idroelettrico.
La domanda di energia cresce dello 0,8% rispetto a dicembre e dello 0,2% sul gennaio 2020
La produzione industriale si rafforza
Segnali confortanti vengono dall’indice Imcei, cioè il campione dei consumi industriali monitorato da Terna attraverso le 530 aziende ad altissima intensità energetica allacciate direttamente alla rete di alta tensione.
La domanda dell’industria è in crescita tendenziale (+3,1% rispetto a gennaio 2020) e, quarto mese di seguito, anche congiunturale (+0,7% rispetto a dicembre 2020).
Bene metalli e carta, male la chimica
L’indice Imcei di Terna ha rilevato andamenti molto buoni per la siderurgia (+9,3%), i materiali da costruzione (+6,4%), ma anche carta e metalli non ferrosi. Debole la domanda elettrica della chimica (-2,8%) e della meccanica (-4,6%).