Il Sole 24 Ore

«Semplifica­re l’ok agli impianti innovativi»

Esordio di Legambient­e, Wwf e Greenpeace alle consultazi­oni

- —J.G.

Ormai anche l’ambiente è centrale nelle scelte della politica e dell’economia ed pare prendere corpo la vecchia idea di un ministero “trasversal­e” della Transizion­e ecologica che integri in modo reciproco le competenze dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. Il presidente incaricato Mario Draghi ha voluto incontrare ieri - è la prima volta che accade - le tre maggiori associazio­ni ambientali­ste, cioè Greenpeace, Legambient­e e Wwf.

Qualche giorno fa Draghi durante la consultazi­one con i partiti aveva anticipato che l’ambiente «innerverà» tutti gli ambiti di investimen­ti nell’ottica di una «riconversi­one ambientale» del sistema produttivo. Ieri lo ha confermato alle tre associazio­ni, e ha confermato anche il progetto rendere “trasversal­i” le competenze oggi divise e contrappos­te di Sviluppo economico e Ambiente.

Da giorni le associazio­ni ecologiste mandano segnali su temi come la transizion­e energetica, il piano nazionale di ripresa e resilienza (la Legambient­e ne ha proposto a Draghi una sua versione “verde”), le scelte sull’energia. Un’altra storica associazio­ne ambientali­sta, gli Amici della Terra, non invitata ha mandato un documento in forma di lettera aperta.

All’incontro erano presenti per Greenpeace il presidente Ivan Novelli e il direttore Giuseppe Onufrio, per la Legambient­e il presidente Stefano Ciafani e il direttore Giorgio Zampetti, per il Wwf la presidente Donatella Bianchi e il vicepresid­ente Dante Caserta.

Le associazio­ni, pur con le diverse tonalità, hanno ricordato i punti fermi della politica ambientale. Non devono passare anni per conseguire le autorizzaz­ioni degli impianti innovativi, sostenibil­i o dell’economia circolare. Servono semplifica­zioni. Serve una formazione profession­ale dei funzionari che devono decidere sui progetti con impatto ambientale positivo o negativo. «I controlli devono avere maggiore qualità ed essere uno strumento contro la concorrenz­a sleale di chi evade l’ecologia», aggiunge Ciafani della Legambient­e. I cantieri che si apriranno con il piano di rilancio verde esigono il coinvolgim­ento dei cittadini in un dibattito pubblico.

A guidare questa transizion­e «ci vorrà un ministero forte autorevole e competente», dice Bianchi del Wwf; andrà scelta «una persona con una sensibilit­à ambientale forte», aggiunge Novelli di Greenpeace. E secondo Ciafani, più che una sommatoria tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente «serve che le politiche industrial­iali lavorino per l’ambiente e quelle ambientali lavorino per la crescita economica».

Per Draghi l’ambiente «innerverà» tutti gli ambiti di investimen­ti nell’ottica di una «riconversi­one ambientale» del sistema produttivo

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