Lombardia, al via gli over 80 ma è già scontro sul ritardo
Registrazione online con medici o farmacie Altre regioni con AstraZeneca
Le Regioni proseguono con la campagna vaccinale, ma i territori hanno velocità diverse. Così come diverse sembrano le priorità, nonostante il piano sia unico a livello nazionale.
Ieri è stato comunicato dalla Regione Lombardia - in polemica con il governo per la presunta mancata approvazione del “piano Bertolaso” sulla vaccinazione massiva - che il 15 febbraio partirà la possibilità di prenotarsi per gli ultra 80enni e dal 18 inizierà la cammpagna. La Lombardia sul fronte dei pazienti più anziani sconta però un ritardo di circa 3 settimane rispetto ad altre realtà, come il Lazio, che ha avviato la campagna il primo febbraio, con 32mila ultra ottantenni che hanno già ricevuto una somministrazione (si va verso quota 256 mila dosi somministrate in totale e 115mila persone che hanno ricevuto i richiami).
Dal punto di vista operativo, gli over 80 lombardi possono manifestare al proprio medico o in farmacia la volontà di essere vaccinati, oppure attraverso la piattaforma online vaccinazionicovid.servizirl.it. In seguito all’adesione il cittadino riceverà, telefonicamente o tramite sms, l’appuntamento. La Regione Lombardia ha fatto anche un accordo con le farmacie per la somministrazione dei vaccini, ma ancora non è chiaro quante abbiano davvero aderito.
L’attenzione ieri in Regione Lombardia era rivolta soprattutto al piano Bertolaso, che indica luoghi di vaccinazioni - da un minimo di 35 a un massimo di 63, coinvolgendo anche strutture molto grandi come l’Ospedale in Fiera o molto piccole come le palestre. Inoltre viene indicato un flusso operativo molto veloce, che riduce l’accettazione e il consenso ad un minuto e mezzo, un’anamnesi a 3,30 minuti e un’inoculazione da altrettanti 3,30 minuti. L’obiettivo è arrivare a coprire tutta la popolazione entro il mese di giugno (considerando che solo 7,5 milioni dovranno essere vaccinati, escludendo gli under 16 e persone con patologie). Per il governo però non si tratta di un piano autonomo a cui dare un’autorizzazione, ma solo la declinazione pratica di un piano condiviso a livello nazionale. Non essendoci particolari novità in questo piano, anche per il Commissario all’emergenza sanitaria non c’è nulla che deve essere “preso in prestito” a livello nazionale. Anzi, l’invito rivolto alla Lombardia è piuttosto quello di affrettare le vaccinazioni per i più anziani, ancora in ritardo.
Per quanto riguarda invece la vaccinazione dei più giovani con AstraZeneca, nel Lazio partirà oggi la sommistrazione nell’hub dell’aeroporto di Fiumicino lunga sosta. Le prime dosi saranno destinate ai medici liberi professionisti e altri professionisti sanitari al di sotto dei 55 anni. In Toscana, sempre sul fronte AstraZeneca, sono esaurite in meno di 24 ore le prenotazioni per le 15.400 dosi di vaccino. La somministrazione parte oggi fino a domenica. In Veneto invece verrà stabilito entro il fine settimana il programma, ma qui continuano i contatti, per ora riservati, con aziende internazionali per l’aprovvigionamento autonomo del vaccino. Lo dichiara lo stesso governatore Luca Zaia, che ha sottolineato che intende confrontarsi su questo con il ministero della Sanità. Intanto Piemonte e Lombardia riaprono gli impianti di sci il 15 febbraio, fermo restando il permanere della regione in zona gialla, ma con una capienza del 30%.