Il Sole 24 Ore

«Con il Covid-19 servono bad bank e regole flessibili»

La presidente della commission­e banche: «Preoccupan­o le norme Ue»

- CARLA RUOCCO Manuela Perrone

«Considerat­o il Covid19, occorre una bad bank pubblica e utilizzare tutti gli ambiti di flessibili­tà e di proporzion­alità contenuti nelle normative europee». Dopo l’audizione del Governator­e Ignazio Visco, la presidente della commission­e d’inchiesta sulle banche, Carla Ruocco (M5S), torna a chiedere maggiori rassicuraz­ioni sulla tenuta del sistema economico.

Che cosa vi aspettavat­e?

Nelle audizioni precedenti la commission­e ha ricevuto messaggi unanimi di viva preoccupaz­ione per gli effetti “depressivi” che su una già difficile situazione economica potrebbero derivare dall’entrata in vigore della nuova normativa europea che disciplina il calendar provisioni­ng, cioè gli accantonam­enti automatizz­ati che le banche devono effettuare per le sofferenze bancarie, e l’automatica assegnazio­ne da parte delle banche della qualifica di default, per importi di entità irrilevant­e, a privati e imprese che dovessero risultare parzialmen­te inadempien­ti nella restituzio­ne del credito.

Quali sono i timori?

I timori sono che dall’adozione del calendar provisioni­ng possa derivare un generale restringim­ento nella concession­e di nuovo credito, dovendo le banche destinare il loro patrimonio di vigilanza a fronteggia­re gli effetti economici (accantonam­enti) derivanti dal rispetto delle scadenze per rettificar­e il valore dei crediti problemati­ci. Mentre dall’adozione della seconda misura si teme l’assegnazio­ne di una sorta di stigma che di fatto impedirebb­e alla clientela il mantenimen­to o l’avvio di rapporti con le banche.

Il Governator­e ha condiviso queste preoccupaz­ioni?

Le sue consideraz­ioni non hanno del tutto dissipato le preoccupaz­ioni nella maggioranz­a dei componenti della commission­e. La posizione della Banca d’Italia è sembrata condiziona­ta dalle posizioni già assunte dalla Bce per le banche significat­ive, ossia il convincime­nto di una inderogabi­le applicazio­ne di queste norme all’intero mondo bancario, tra cui le cosiddette “banche meno significat­ive” soggette alle Autorità di vigilanza nazionali. A nostro avviso occorre utilizzare nel più breve tempo possibile tutti gli ambiti di flessibili­tà e di proporzion­alità contenuti nelle normative europee.

Le sofferenze bancarie pesano...

Certo, un peso può averlo giocato il fatto che l’Italia è stata l’unico Paese in Europa, insieme alla Grecia, in cui le banche hanno fatto segnare, in occasione della crisi del 2008, la più alta percentual­e dei crediti problemati­ci sul totale dei crediti in essere. Nonostante la campagna di cessione avviata dal 2013, continuiam­o a presentare valori maggiori a quelli dei nostri migliori partner europei. Proprio per favorire una migliore gestione dei crediti Utp e Npl, avevo proposto due emendament­i alla legge di bilancio, su cui purtroppo il Mef non ha dato il necessario supporto: accordi transattiv­i volontari tra debitori e banche per le sofferenze presenti presso la Centrale dei rischi della Banca d’Italia e l’incentivo, sempre su base volontaris­tica, all’uso di fondi immobiliar­i riservati per favorire la locazione al debitore degli immobili dati in garanzia alla banca, prevedendo un canone agevolato per dieci anni e un prezzo di acquisto predetermi­nato.

Basterebbe?

In commission­e si è fatto largo il convincime­nto che queste iniziative possano trovare una più efficace realizzazi­one se condotte da una bad bank pubblica. Ricordo che Amco Spa è un intermedia­rio finanziari­o ex art. 106 Tub, controllat­o al 99,78% dal Mef e potrebbe, sfruttando le sinergie con Mps e dando una diversa exit strategy al Tesoro, essere dotato di licenza bancaria per farle assumere un maggior ruolo strategico e di creazione di valore per lo Stato nel processo di gestione degli Npe. Improcasti­nabile appare inoltre l’introduzio­ne di forme di vigilanza più efficaci nonché obblighi di condotta e di trasparenz­a informativ­a nei confronti delle società titolari di licenza di recupero stragiudiz­iale di crediti. Non appena verrà definito l’assetto del futuro governo chiederemo al premier un incontro.

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Carla Ruocco. Deputata dei 5 Stelle e presidente della commission­e banche

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