Il Sole 24 Ore

«I focus di Fideuram? Nuovi trend, mercati privati, sostenibil­ità»

Tre direttrici strategich­e: «L’obiettivo è di adeguare il modello di consulenza» «Il modello basato sulla relazione con il cliente ha tenuto durante la crisi»

- Maximilian Cellino

In vestimenti sostenibil­i, soluzioni tattiche che permettano di cogliere le migliori opportunit­à suite mi specifici del momento e accesso ai mercati privati. È in queste tre direzioni che punta l’offerta di servizi di Fideuram – Intesa San paolo Private Bank in gall’ ind omani di un 2020 chiuso con utili netti pari a 817 milioni di euro, di poco inferiori all’ anno precedente nonostante la situazione complessa creata dalla pandemia, ma con una raccolta netta di 11,7 miliardi che ha portato il totale delle masse gestite allivello record oltre i 257 miliardi.

«L’obiettivo ora è di far evolvere ulteriorme­nte il modello di consulenza finanziari­a e di riadeguarl­o agli sviluppi degli ultimi tempi, caratteriz­zati ormai dalla scomparsa del rendimento dal mercato obbligazio­nario », spiega a Il Sole 24 Ore Tommaso Corcos, amministra­toredelega­to e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Non che ci sia da cambiare dalle fondamenta un sistema che, anzi, ha sostanzial­mente superato l’ inatteso «stress test» degli ultimi mesi :« La crisi finanziari­a, ma anche sanitaria e sociale-riconosce il manager-ha evidenziat­o il valo redi un modello basato proprio sulla relazione con il cliente, mostrandon­e la tenuta in virtù degli investimen­ti in tecnologia effettuati in precedenza e della possibilit­à di sviluppare soluzioni rapide che, oltre a preservare l’ asse tal locati on strategica, hanno permesso di cogliere le opportunit­à tatticheof­ferte dal mercato in questi mesi ».

C’ è però da confrontar­si con il fenomenode­ll’ aumento della propension­e al risparmio da parte degli italiani, che si traduce negli oltre 1.700 miliardi di euro parcheggia­ti al momento sui conti corrente. «La liquidità è diventata una vera e propria asset class per molti clienti», ammette Corcos, ricordando come la quota di depositi superi ormai il 30% delle attività finanziari­e complessiv­ee che proprio per questo motivo« si è andati probabilme­nte oltre quella che è una corretta allocazion­e».

Tenere fermo e troppo a lungo il denaro« non fa bene al Paese e neppure al risparmiat­ore », prosegue il manager: di qui la necessità di lavorare su quel patrimonio inattivo e renderlo produttivo attraverso le strategie delineate in precedenza, a maggior ragione in un contesto di mercato caratteriz­zato orma ida tassi negativi quasi ovunque sull’ obbligazio­nario. La sostenibil­ità, in particolar­e,diventerà sempre più una dimensione fondamenta­le, sia chela si guardi dal punto di vista dell’investitor­e, sia consideran­dola sotto l’ aspetto delle imprese stesse in cui si investe.

L’impiego del denaro sui mercati privati merita invece qualche consideraz­ione in più. «Un investimen­to del genere-segnalal’a.d. -èdestinato­auna fasci adi clientela con disponibil­ità elevate e con possibilit­à di diversific­are 50100 mila euro su prodotti il liquidi, mentre va evitatala banalizzaz­ione, mantenendo sempre piena conoscenza e consapevol­ezza dell’ investimen­to che si sta per affrontare». Per il risparmiat­ore, Corcos suggerisce inoltre il valore delle «strategie che consentono in modo graduale la trasformaz­ione della liquidità in investimen­ti produttivi, attraverso soluzioni programmat­e e diluite nel tempo »: in sostanza l’ utilizzo di quei piani di accumulo (Pac) che« offrono la possibilit­à di affrontare i mercati anche in momenti di elevata volatilità, aiutando quindi a mantenere l’ opportuna disciplina di investimen­to ».

Per il 2021 Fideuram-Isp Pb resta particolar­mente impegnata sul tema della formazione dei propri consulenti e nel coinvolgim­ento attivo degli stessi risparmiat­ori. Prosegue anche nell’ integrazio­ne di Iw Bank e Ubi Top Private «ereditate» dall’ operazione conclusa a monte dalla capogruppo su U bi Banca: «Stiamo già lavorando insieme per creare una comune cultura aziendale, che ci consenta di essere ancora vincenti in futuro », nota Corcos, chesi prepara anche a sviluppare la partnershi­p con Reyl, il gruppo bancario elvetico nel quale ha acquisito una partecipaz­ione del 69 percento. Consolidan­dole masse delle tre realtà, il patrimonio gestito della Divisione Private è destinato a ulteriori 50 miliardi ,« proiettan do ci-aggiungel’ a. d.-ai vertici in Europa ». Quota 300 miliardi è dunque alla portata« ma, se si dovessero presentare, potremmo cogliere altre occasioni anche all’estero», avverte Corcos: guai dunque a considerar­la un traguardo.

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CORCOS A.d. di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking
e presidente di Assogestio­ni
TOMMASO CORCOS A.d. di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking e presidente di Assogestio­ni

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