Odv, a partire da aprile la migrazione nel Registro unico nazionale
Quorum semplificato (quello dell’assemblea ordinaria) fino al 31 marzo Le fondazioni devono assumere d’obbligo la forma associativa
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Organizzazioni di volontariato (Odv) alle prese con gli adeguamenti statutari in vista della imminente “migrazione” verso il Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Un adempimento che, fino al 31 marzo, potrà essere svolto avvalendosi dei quorum previsti per l’assemblea ordinaria. La formula semplificata, tuttavia, trova applicazione solo per gli adeguamenti statutari alle disposizioni inderogabili del Codice del Terzo settore (Dlgs 117/2017 o Cts), oppure per escludere l’applicazione delle nuove disposizioni derogabili.
Particolare attenzione dovrà essere prestata alle scadenze da considerare per assicurare la continuità nella fruizione delle agevolazioni fiscali. Per le organizzazioni di volontariato, infatti, i requisiti statutari previsti dal Cts sono già operativi e il momento dell’istituzione Runts – atteso per aprile di questo anno – segnerà la “migrazione” automatica di tali enti nella rispettiva sezione, momento entro il quale si potrà procedere.
Spetterà agli uffici competenti verificare la conformità delle disposizioni statutarie al Cts. In caso di incompletezza documentale o difformità dello statuto rispetto alle indicazioni normative l’ente potrà regolarizzare la propria posizione nei successivi 60 giorni dalla richiesta degli uffici. In caso di inerzia l’esclusione dell’ente dal Runts comporterebbe la perdita della qualifica di Odv.
I requisiti delle Odv previsti dal Codice
Ma vediamo quali sono gli accorgimenti a cui le Odv dovranno prestare attenzione al fine di rendere i propri statuti compliant alle disposizioni del Cts.
In primo luogo, ai fini del riconoscimento della qualifica di Odv il Codice del Terzo settore prevede che l’ente dovrà essere costituito in forma di associazione, riconosciuta o non, da un numero non inferiore a 7 persone fisiche o a 3 organizzazioni di volontariato.
Con la conseguenza che le Odv che oggi sono costituite in forma di fondazione dovranno trasformarsi in associazione per mantenere la qualifica, mentre le associazioni che non rispettano il citato requisito numerico dovranno integrare la compagine associativa.
In tal senso, dovrà essere adottata un’apposita delibera assembleare che confermi la volontà dell’ente di assumere la qualifica di Odv, con il consenso di un numero di soci pari a quello minimo di legge (Nota ministero del Lavoro numero 4995 del 2019).
Accanto a tale peculiarità e all’inserimento nella denominazione di «organizzazione di volontariato» o il rispettivo acronimo (discrezionale, invece, l’aggiunta della locuzione «ente del Terzo settore» o acronimo «Ets»), le Odv dovranno individuare una o più attività di interesse generale tra quelle di cui all’articolo 5 del Cts senza la necessità di riportare il testo letterale di quanto contenuto nella disposizione in esame. Tuttavia, per le attività di interesse generale, a differenza degli altri enti, le Odv non potranno ricevere un vero e proprio compenso ma solo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate (salvo che l’attività istituzionale non sia esercitata nei limiti di cui all’articolo 6 Cts).
Attenzione anche ai destinatari delle attività
Inoltre, le organizzazioni di volontariato dovranno prestare attenzione anche ai destinatari delle attività e alle modalità di svolgimento delle stesse.
Sul primo fronte le attività dovranno essere rivolte prevalentemente a favore di soggetti terzi rispetto agli associati. Per quanto concerne, invece, l’esercizio delle stesse, bisognerà avvalersi in prevalenza dell’apporto volontario dei propri associati seppur le prestazioni di lavoro siano consentite entro determinati limiti.
Ci si potrà avvalere delle collaborazioni lavorative nel caso in cui siano necessarie per il regolare funzionamento o se idonee a specializzare l’attività svolta purché il numero dei lavoratori non superi il 50% di quello dei volontari.
La governance
Infine, sul fronte della governance, le Odv dovranno sottostare a due precise condizioni: i membri dell’organo amministrativo devono essere scelti tra gli associati o tra persone indicate dagli enti associati e ai componenti degli organi sociali non potrà essere riconosciuto alcun compenso oltre al rimborso spese, eccezion fatta per i soggetti incaricati della revisione legale dei conti.