Il Sole 24 Ore

Negozi, in aumento la spesa digitale

Budget in aumento al 2% dei ricavi nel 2020 mentre cresce la vendita online

- E. N.

Soluzioni digitali per spingere il commercio al dettaglio e l’export del made in Italy. Perché nel 2020 i due terzi delle Pmi del commercio si sono dovute adattare alle regole imposte dal lockdown sperimenta­ndo nuove vie di dialogo e di vendita. C’è stata anche una accelerazi­one degli investimen­ti in soluzioni digitali che hanno aumentato i budget passati dall’ 1,5% del fatturato 2019 al circa 2% dell’anno successivo. Con un distinguo: in quei mesi le vendite erano in profonda sofferenza. Così la penetrazio­ne dell’e- commerce dei prodotti arriva all’ 8% dal 6% del 2019. È quanto emerge dall’Osservator­io Innovazion­e digitale nel retail, promosso dalla School of Management del Politecnic­o di Milano, con l’analisi dei primi 300 top retailer per fatturato presenti in Italia con negozi fisici e 312 Pmi del retail. Chi da tempo cavalca l’e- commerce ha investito per potenziare la logistica, in particolar­e la consegna dell’ultimo miglio, aperto altri depositi e usato i negozi fisici a supporto dell’online. Misure che hanno comportato investimen­ti in soluzioni tecnologic­he e nuovi addetti per far marciare la macchina dell’e- commerce. « I retailer si sono mossi in due direzioni: potenziame­nto dell’e- commerce e digitalizz­azione dei processi fisici in negozio » commenta Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservator­io innovazion­e digitale nel retail. Al termine del lockdown sono state implementa­te soluzioni per gestire il flusso dei clienti nei punti vendita, il self scanning e il self check- out, i pagamenti senza contanti e l’omnicanali­tà anche da parte delle Pmi.

Il digitale è anche il volano per fare riprendere quota all’export made in Italy dopo il tonfo (- 15,3%) del 2020. Con l’aiuto dell’online si dovrebbe arrivare a 461 miliardi nel 2021 (+ 9.3%), 487 nel 2022 (+ 5,5%) e 510 l’anno successivo con un + 4,8%. Quattro i mercati chiave da presidiare: Germania, Usa, Cina e Russia. È quanto rivela lo studio « L’export digitale per le Pmi: le opportunit­à per il made in Italy » organizzat­o da PwC. « Il 2021 è partito molto bene e ci aspettiamo una crescita importante nel secondo semestre dell’anno per crescere ancora negli anni futuri - sottolinea Erika Andreetta, partner PwC Italia e Consumer market consulting leader -. I marketplac­e possono realmente fornire alle Pmi italiane un canale distributi­vo importante per far conoscere le nostre eccellenze con costi e tempi ridotti rispetto ai canali tradiziona­li. Sarà fondamenta­le investire in digital marketing per promuovere al meglio il made in Italy » .

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