Lotta ai falsi, Amazon e Ferragamo alleati
Solo nel 2020 rimossi tre milioni di profili e sequestri a 240mila « fake »
Doppio asse anti- falsi tra Amazon e Salvatore Ferragamo, che ieri hanno reso noto di aver intentato due cause congiunte presso il Tribunale del distretto occidentale di Washington contro quattro persone fisiche e tre giuridiche che hanno messo in vendita, tramite loro account, prodotti contraffatti a marchio Ferragamo su Amazon, violando la legge, le politiche del marketplace e i diritti di proprietà intellettuale del brand di moda.
Amazon vieta severamente la vendita di prodotti contraffatti nei propri negozi e, solo nel 2019, ha investito più di 500 milioni di dollari per proteggere i clienti e i marchi da frodi e abusi, compresa la contraffazione. I sistemi di controllo messi in atto da Amazon comprendono – oltre ad un severo e costante monitoraggio dei venditori – l’utilizzo di tecnologie avanzate per il riconoscimento automatico dei falsi, oltre ai programmi di cooperazione con le aziende a protezione dei loro marchi ( Project Zero, Transparency e Brand Registry).
A giugno scorso, Amazon ha lanciato la sua “Counterfeit Crimes Unit” ( divisione contro i crimini da contraffazione), un team globale dedicato, anche attraverso il lavoro congiunto con le forze dell’ordine di diversi Paesi, a perseguire i presunti colpevoli e ad assicurarli alla giustizia nella misura massima consentita dalla legge.
Per Amazon non si tratta della prima causa congiunta con un brand. La prima era stata avviata proprio a giugno scorso e vedeva “alleati” Amazon e il brand italiano di lusso Valentino contro Buffalo, Kaitlyn Pan Group, LLC con sede a New York, e contro Hao Pan, residente a New York, per la contraffazione delle iconiche scarpe Valentino Garavani Rockstud. Ne sono seguite altre in questi mesi.
È la spesa di Amazon nel 2019
per tutelare i clienti da abusi e contraffazione fatti solo sulle aste online e 240mila i prodotti fake a marchio Ferragamo sequestrati nel mondo. Tanto che recentemente proprio il Tribunale di New York gli aveva riconosciuto un indennizzo da contraffazione pari a 2,8 milioni di dollari.
« Nel nostro marketplace – ha commentato Dharmesh Metha, vicepresidente Customer Trust e Partner Support di Amazon – non è consentita la contraffazione e intraprendiamo azioni aggressive per perseguire i responsabili delle violazioni » .
« Il Made in Italy e la sua qualità basata su valori come la ricerca, l’innovazione, la sostenibilità e l’artigianalità, sono per noi fondamentali e proprio per questo il nostro impegno per salvaguardare il marchio e la nostra community di consumatori è massimo » ha aggiunto Micaela Le Divelec Lemmi, amministratore delegato di Salvatore Ferragamo.
INVESTIMENTO IN DOLLARI