Il Sole 24 Ore

I brand di orologi rilanciano sull’Asia

- Paco Guarnaccia

Tra i brand orologieri protagonis­ti della Lvmh Watch Week, che si è tenuta a fine gennaio con un format digitale, Hublot e Zenith hanno condiviso l’obiettivo di tornare a livelli pre- 2020 e riprendere la corsa. Le novità sulle quali punta Hublot in questo scorcio di 2021 sono molte, come spiega il ceo Ricardo Guadalupe: « Da una parte ci sono pezzi particolar­i, come il Big Bang Tourbillon Automatic Orange Sapphire in 50 esemplari con la cassa in zaffiro arancione e un sofisticat­o movimento; dall’altra ci sono modelli dall’alto potenziale commercial­e, come i Big Bang Integral Ceramic in tre colori con i quali, invece, possiamo fare grandi numeri » . Stesso, ambizioso, obiettivo in Cina. « Prevediamo una crescita generale a doppia cifra, in cui la Cina non è ancora il paese più importante, vale il 14%, ma è in espansione e nei prossimi 3- 5 anni può aumentare almeno del doppio: da sei boutique di proprietà del 2019, siamo passati a otto nel 2020 e pensiamo di arrivare a 12 quest’anno, mentre l’e- commerce vale già tra il 10 e il 12% » . Guadalupe anticipa al Sole 24 Ore il progetto di un terzo sito produttivo in Svizzera, da realizzare tra il 2022 e il 2024, e una novità per l’Italia che riguarda l’apertura entro l’anno di un negozio a Forte dei Marmi.

C’è fermento anche in casa Zenith, grazie al lancio di Chronomast­er Sport che, con un design contempora­neo e l’evoluzione del movimento automatico El Primero « segna il ritorno e l’ingresso in una nuova era della nostra classica linea Chronomast­er – spiega Julien Tornare, ceo della maison – . Nel 2021 questo prodotto varrà il 3540% del business tra tutti i mercati » . La Cina è uno dei mercati prioritari, insieme a Giappone e Stati Uniti, « il cui peso è passato dal 10% del 2019 al 15% del 2020. Abbiamo appena avviato una boutique su WeChat e quest’anno contiamo di aprire cinque vetrine fisiche e di rinnovarne sei. Nel mondo vogliamo passare dai 10 di oggi ai 30- 35 negozi di proprietà e, per quanto riguarda i concession­ari, ci concentrer­emo sui migliori con l’obiettivo futuro di scendere dai 620 attuali a 500 » , precisa Julien Tornare. Altra novità riguarda Tag Heuer, che insieme a Hublot, Zenith e Bulgari compone il portafogli­o di marchi di orologi di Lvmh: il ceo Frédéric Arnault ha svelato recentemen­te la partnershi­p ufficiale con Porsche con la presentazi­one del modello Carrera Porsche Chronograp­h.

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