I criteri per il blocco deIl’Imu in caso di ricovero in istituto
Mio padre è proprietario di un appartamento che ha dato in comodato gratuito, in quanto – nel comune in cui ha sempre risieduto – abita nella casa della moglie. Quest’ultima abitazione è andata in eredità a mio fratello e da settembre 2020 mio padre, invalido, risiede in una casa di riposo.
Il regolamento del Comune – riprendendo quanto previsto dall’articolo 1, comma 741, lettera c, punto 6, della legge 160/ 2019, di Bilancio per il 2020 – prevede che sia considerata assimilata alle abitazioni principali l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari, a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari possedute, l’agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.
Vorrei quindi sapere se mio padre ha i requisiti per l’esenzione dall’Imu in merito all’appartamento.
G. P. - RAVENNA
Si ritiene che il contribuente abbia diritto all’esenzione Imu. Infatti la normativa, nel prevedere che in presenza di più unità immobiliari l’agevolazione spetta solo per un immobile, conferma che esso non deve necessariamente essere quello destinato a propria abitazione principale prima del trasferimento della residenza nell’istituto di ricovero. L’unica condizione da rispettare è quella che l’immobile in questione non sia locato.