Tokyo, la Borsa vola ai massimi dal 1990
La Borsa di Tokyo si porta sui massimi da 30 anni. Nell’ultima seduta l’indice Nikkei 225 è salito dell’ 1,9% superando per la prima volta dal 1990 quota 30mila punti. A trascinare gli acquisti i dati sul Pil del quarto trimestre che hanno evidenziato una crescita del Giappone congiunturale del 3%, migliore del previsto. Nel complesso nel 2020 il prodotto interno lordo giapponese è crollato del 4,8% a causa della pandemia di coronavirus. Si tratta della sua prima contrazione annuale dal 2009, secondo i dati preliminari diffusi dal governo ieri. Tuttavia il dato che più interessa agli investitori è quello relativo all’ultimo trimestre in cui, come detto, la terza economia mondiale è cresciuta oltre le attese.
Il balzo del listino nipponico segue i nuovi record fatti segnare da Wall Street nella seduta di venerdì ( ieri chiusa per la festività del President’s Day) in scia al crescente ottimismo sull’andamento dei vaccini e su una possibile normalizzazione dell’economia globale. Inizio settimana senza dati per le Borse cinesi che fino a mercoledì resteranno chiuse per le festività del nuovo anno lunare. In ogni caso il clima che si respira sui mercati asiatici è favorevole ed è confermato anche dall’andamento del commodity index ( indice crb sulle materie prime) che ormai viaggia su livelli pre- Covid e che dai minimi dello scorso marzo è balzato del 78%. I Paesi asiatici sono tra i primi acquirenti di materie prime e questo va in scia al nuovo ciclo di reflazione economica su cui gli investitori si stanno concentrando. La prova del nove arriva osservando il più forte movimento nelle ultime settimane dei titoli legati ai settori ciclici ( energetici, bancari, ecc.) rispetto a quelli ad alta crescita.