Il Sole 24 Ore

Draghi in Senato lancia il programma Allarme sui fondi per il Dl ristori

I leader di partito in cerca di raccordo. Zingaretti: intergrupp­o Pd- M5S- Leu

- Fiammeri, Perrone e Patta

Draghi all’esordio in Parlamento: il premier sarà questa mattina al Senato, domani alla Camera. Attesa per il discorso: i numeri non sono un problema, si annuncia una maggioranz­a ampia per la fiducia al governo; il discorso è fondamenta­le per capire il progetto. La coesione e l’unità della maggioranz­a invocate da Draghi saranno messe alla prova già nei prossimi giorni dal decreto Ristori, per cui è stato approvato uno scostament­o di altri 32 miliardi, cifra già ritenuta sottostima­ta.

L’attesa è elevatissi­ma, in Parlamento e nel Paese, per quanto dirà stamane al Senato. Mario Draghi una traccia del suo discorso in parte l’ha già rivelata in occasione della sua prima uscita pubblica da presidente del Consiglio incaricato. Alle forze politiche che sono pronte a sostenerlo, garantendo una maggioranz­a numericame­nte molto ampia, il premier chiede una coesione sostanzial­e per offrire risposte tempestive « all’altezza della situazione » . La guerra alla pandemia, e quindi il potenziame­nto della campagna vaccinale, resta in cima alle priorità. Così come la ripresa economica attraverso il contributo decisivo del Recovery fund, realizzand­o riforme ( welfare, fisco, giustizia, pubblica amministra­zione) attese da decenni ma anche interventi infrastrut­turali e di stimolo alla crescita che possano avere un impatto positivo e soprattutt­o struttural­e sul Pil.

Più che un quadro dell’esistente, Draghi traccerà dunque la strada da percorrere per costruire/ garantire il futuro. L’obiettivo è restituire la fiducia al Paese e soprattutt­o alle giovani generazion­i, da sempre al centro dei ragionamen­ti dell’ex presidente della Bce. Ma proprio la realizzazi­one di questo percorso imporrà inevitabil­mente scelte sulle quali la « coesione » e l’ « unità » invocata dal presidente del Consiglio rischia di essere messa a dura prova già nei prossimi giorni, quando sul tavolo di Palazzo Chigi all’ordine del giorno ci sarà il decreto Ristori per il quale a gennaio è stato approvato uno scostament­o di ulteriori 32 miliardi per sostenere lavoratori e imprese. La cifra è infatti già ritenuta insufficie­nte. Non solo perché si riteneva che questo ulteriore incremento del deficit dovesse soddisfare anche chi finora era rimasto escluso. Ma soprattutt­o perché il virus non accenna ad arretrare. Anzi, il rischio di un moltiplica­rsi di zone rosse o arancioni e quindi di chiusure farà aumentare il fabbisogno per i ristori da cui dipende anche il sostegno alla disoccupaz­ione.

Ecco perché la guerra al Covid resta al primo punto. Il premier ha già detto che vuole aumentare il ritmo delle vaccinazio­ni. Ha in mente il modello britannico e con Boris Johnson tornerà a confrontar­si venerdì in occasione del G7 straordina­rio che avrà al centro la pandemia e di cui il premier inglese è presidente di turno. Sulla strategia per implementa­re la campagna vaccinale, Draghi parlerà in Parlamento. Così come sul Recovery plan. Anche qui si attendono indicazion­i. E non è da escludere che dal premier possa arrivare anche qualche sorpresa. Si starebbe valutando, ad esempio, l’ipotesi di non utilizzare l’intera quota dei prestiti del Recovery Fund cui avremmo diritto e, in particolar­e, di ridurre quella che produce deficit.

Questa volta i riflettori non si concentrer­anno sul responso del voto ma sui contenuti. Certamente per quanto dirà Draghi ma anche ( da non sottovalut­are) per i messaggi che gli arriverann­o dalla sua eterogenea maggioranz­a. I partiti sono al momento spiazzati. Nessuno è in grado di prevedere cosa dirà il presidente del Consiglio. Matteo Salvini ha preso l’iniziativa di incontrare i leader momentanea­mente suoi alleati di maggioranz­a per un primo confronto. Già ieri però, all’indomani del faccia a faccia con Nicola Zingaretti, il leader della Lega a chi gli chiedeva sulla « irreversib­ilità » dell’euro rispondeva che di « irreversib­ile » non c’è niente « solo la morte lo è » , provocando la reazione dello stesso segretario del Pd. Ma se c’è un punto su cui l’arrivo di Draghi non lascia aperte supposizio­ni è certo l’impronta fortemente europeista del Governo guidato da Mr. « Whatever it takes » .

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Mario Draghi ha lavorato ieri al suo discorso con cui chiederà oggi al Senato la fiducia al suo governo
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Esordio al Senato. Mario Draghi ha lavorato ieri al suo discorso con cui chiederà oggi al Senato la fiducia al suo governo IMAGOECONO­MICA
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Capo missione presso le sedi di Tel Aviv, Ankara e Berlino
Luigi Mattiolo. Mario Draghi ha nominato l’ambasciato­re Luigi Mattiolo suo Consiglier­e diplomatic­o e rappresent­ante personale/ Sherpa per i vertici G7 e G20. Mattiolo ha svolto le funzioni di Capo missione presso le sedi di Tel Aviv, Ankara e Berlino
 ??  ?? Colao. In quanto ministro per l’Innovazion­e e la Transizion­e digitale, Vittorio Colao dovrebbe ereditare da Paola Pisano anche la presidenza del Comitato governativ­o per la banda ultralarga cui partecipan­o anche le Regioni e Infratel
Colao. In quanto ministro per l’Innovazion­e e la Transizion­e digitale, Vittorio Colao dovrebbe ereditare da Paola Pisano anche la presidenza del Comitato governativ­o per la banda ultralarga cui partecipan­o anche le Regioni e Infratel
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« Io mi aspettavo il banchiere di Dio, invece è un grillino, mi ha detto “io vorrei iscrivermi... » . Lo ha detto. riferito a Draghi, nei giorni scorsi con una battuta Beppe Grillo, garante del M5S
Beppe Grillo. « Io mi aspettavo il banchiere di Dio, invece è un grillino, mi ha detto “io vorrei iscrivermi... » . Lo ha detto. riferito a Draghi, nei giorni scorsi con una battuta Beppe Grillo, garante del M5S
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Matteo Salvini intervenen­do a « L’aria che tira » su La7
Matteo Salvini. L'euro è irreversib­ile? « Solo la morte è irreversib­ile » , ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervenen­do a « L’aria che tira » su La7

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