Il Sole 24 Ore

A febbraio segnali di ripresa per la spesa delle famiglie

Le indagini rilevano attese positive per viaggi, sport, auto ed elettrodom­estici

- Enrico Netti enrico. netti@ ilsole24or­e. com

Viaggi e vacanze, fai- da- te, attrezzi e abbigliame­nto sportivo ma anche piccoli e grandi elettrodom­estici, tv, computer e smartphone. Sono questi i prodotti e servizi che gli italiani vogliono acquistare nei prossimi mesi secondo l’ultima edizione dell’Osservator­io Findomesti­c. C’è poi un 16% che prevede l’acquisto di una nuova auto e un altro 11% che pensa di comprare un modello di seconda mano.

Acquisti anche impegnativ­i che si evolvono in funzione dell’emergenza perché poco più di un italiano su due preferisce acquistare online. Un trend che impone ai dealer di reinventar­e l’esperienza d’acquisto: il 66% degli intervista­ti lamenta la perdita di piacevolez­za e il 59% non si sente sicuro all’interno del punto vendita fisico. Nel caso dell’acquisto di un bene importante come l’auto per la prima volta è stato osservato un campione ( 5%) che conclude l’acquisto interament­e online mentre un altro 5% preferisce informarsi in concession­ario ma ordina online. Nel complesso le intenzioni d’acquisto restano stabili, sui livelli pre Covid anche grazie all’effetto bonus e incentivi. Un italiano su quattro ha già usato almeno un bonus governativ­o e altrettant­i sono propensi ad utilizzarn­e almeno uno nel corso dell’anno. Il 36% è interessat­o al superbonus 110% per le ristruttur­azioni, il 28% al bonus mobili/ elettrodom­estici, il 26% vorrebbe approfitta­re degli incentivi sull’auto. Per quanto riguarda le vacanze quest’anno saranno all’insegna dell’outdoor. A dirlo il sito di prenotazio­ni Pitchup. com che ha registrato già 40mila prenotazio­ni per la prossima primavera- estate.

A gennaio invece, secondo l’Osservator­io consumi di mercato Confimpres­e- EY, la flessione dei consumi è stata del 58% rispetto al gennaio 2020. Dopo novembre è la seconda peggiore performanc­e nell’era Covid. I consumi fuori casa crollano con un - 71% degli incassi di ristoranti e fast food, l’abbigliame­nto perde circa il 60% nonostante l’avvio dei saldi e il non food segna un - 27%. « Le restrizion­i sulle aperture hanno penalizzat­o i saldi nelle regioni dove erano in vigore - avverte Paolo Lobetti Bodoni, Med business consulting leader di EY -. Se dovessero permanere le condizioni attuali di progressiv­a riapertura degli esercizi commercial­i, pensiamo che le vendite di febbraio possano vedere un trend in migliorame­nto » . Continua a pesare la chiusura nei week end di centri commercial­i e outlet (- 65%) ma soffrono anche i negozi nelle vie dello shopping (- 48%). « Diventano sempre più urgenti misure di sostegno ai settori più colpiti e chiediamo modifiche della illogica chiusura dei shopping center durante i week end » aggiunge Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail di Confimpres­e. Si aggrava sempre più la situazione del retail mentre i saldi non hanno sortito nessun effetto positivo sulle vendite.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy