A febbraio segnali di ripresa per la spesa delle famiglie
Le indagini rilevano attese positive per viaggi, sport, auto ed elettrodomestici
Viaggi e vacanze, fai- da- te, attrezzi e abbigliamento sportivo ma anche piccoli e grandi elettrodomestici, tv, computer e smartphone. Sono questi i prodotti e servizi che gli italiani vogliono acquistare nei prossimi mesi secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Findomestic. C’è poi un 16% che prevede l’acquisto di una nuova auto e un altro 11% che pensa di comprare un modello di seconda mano.
Acquisti anche impegnativi che si evolvono in funzione dell’emergenza perché poco più di un italiano su due preferisce acquistare online. Un trend che impone ai dealer di reinventare l’esperienza d’acquisto: il 66% degli intervistati lamenta la perdita di piacevolezza e il 59% non si sente sicuro all’interno del punto vendita fisico. Nel caso dell’acquisto di un bene importante come l’auto per la prima volta è stato osservato un campione ( 5%) che conclude l’acquisto interamente online mentre un altro 5% preferisce informarsi in concessionario ma ordina online. Nel complesso le intenzioni d’acquisto restano stabili, sui livelli pre Covid anche grazie all’effetto bonus e incentivi. Un italiano su quattro ha già usato almeno un bonus governativo e altrettanti sono propensi ad utilizzarne almeno uno nel corso dell’anno. Il 36% è interessato al superbonus 110% per le ristrutturazioni, il 28% al bonus mobili/ elettrodomestici, il 26% vorrebbe approfittare degli incentivi sull’auto. Per quanto riguarda le vacanze quest’anno saranno all’insegna dell’outdoor. A dirlo il sito di prenotazioni Pitchup. com che ha registrato già 40mila prenotazioni per la prossima primavera- estate.
A gennaio invece, secondo l’Osservatorio consumi di mercato Confimprese- EY, la flessione dei consumi è stata del 58% rispetto al gennaio 2020. Dopo novembre è la seconda peggiore performance nell’era Covid. I consumi fuori casa crollano con un - 71% degli incassi di ristoranti e fast food, l’abbigliamento perde circa il 60% nonostante l’avvio dei saldi e il non food segna un - 27%. « Le restrizioni sulle aperture hanno penalizzato i saldi nelle regioni dove erano in vigore - avverte Paolo Lobetti Bodoni, Med business consulting leader di EY -. Se dovessero permanere le condizioni attuali di progressiva riapertura degli esercizi commerciali, pensiamo che le vendite di febbraio possano vedere un trend in miglioramento » . Continua a pesare la chiusura nei week end di centri commerciali e outlet (- 65%) ma soffrono anche i negozi nelle vie dello shopping (- 48%). « Diventano sempre più urgenti misure di sostegno ai settori più colpiti e chiediamo modifiche della illogica chiusura dei shopping center durante i week end » aggiunge Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail di Confimprese. Si aggrava sempre più la situazione del retail mentre i saldi non hanno sortito nessun effetto positivo sulle vendite.