Il Sole 24 Ore

Suning, due binari per l’Inter

Proseguono le negoziazio­ni con Bc, ma spunta il piano con Bain Capital Credit

- C. Fe.

Il gruppo cinese Suning prosegue nelle discussion­i, a tutto campo, per cercare sia di rifinanzia­re il debito esistente dell’Inter ( oltre 400 milioni di euro dei quali circa 375 milioni di obbligazio­ni in mano ainvestito­ri istituzion­ali) sia per trovare 150200 milioni di risorse aggiuntive in modo da avere la liquidità necessaria per arrivare a fine anno rispettand­o le scadenze finanziari­e.

E ormai si tratta di un doppio binario: da un lato infatti ci sono discussion­i con fondi di private equity per valutare un ingresso azionario nel club. Dall’altro lato, ci sono negoziazio­ni, sull’asse Milano- Nanchino, per studiare una forma ibrida di investimen­to, in parte azionaria e, in parte, sotto forma di prestiti. Sul primo versante, le trattative più concrete restano quelle con Bc Partners, destinate a proseguire almeno per tutta questa settimana prima di avere un esito positivo o negativo. La forbice tra l’offerta di Bc Partners ( 750 milioni) e la domanda ( 1 miliardo) da parte di Suning per l’Inter resta elevata, ma le parti starebbero cercando di trovare una soluzione, valutando anche forme di earn- out. Alla finestra restano altri potenziali interessat­i al dossier che tuttavia non hanno ancora fatto mosse concrete: il fondo scandinavo Eqt, l’americana Ares ( che però si è fatta avanti in dicembre tranne poi mostrarsi più fredda sull’operazione) e il fondo sovrano Mubadala.

Ma il doppio binario potrebbe generare sorprese. Visto anche che l’esclusiva con Bc Partners ( affiancata dall’advisor Tifosy) è scaduta, esistono negoziazio­ni parallele, per valutare forme di investimen­to ibrido. Il gruppo finanziari­o Fortress si è fatto avanti, ma al momento non ha concretame­nte avviato una trattativa. Tra i soggetti che invece starebbero discutendo con Suning c’è Bain Capital Credit, divisione del gruppo finanziari­o statuniten­se Bain Capital attivo negli investimen­ti alternativ­i, come appunto forme ibride di finanziame­nto.

Il piano di Suning, aiutato dall’advisor Goldman Sachs Asia, prevede di mantenere il controllo del club nerazzurro, ottenendo il rifinanzia­mento del debito attuale più una linea di prestiti aggiuntiva di 150- 200 milioni. Quest’ultima potrebbe essere garantita dal veicolo lussemburg­hese con il quale Suning controlla l’Inter oppure da asset posseduti al di fuori della Cina, come alcune attività in Giappone. In più, nell’operazione dovrebbe essere liquidato l’attuale socio di minoranza, LionRock Capital.

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