Il Sole 24 Ore

TRACCIAMEN­TO E PRIVACY: UN CONNUBIO POSSIBILE

- Di diMarcello­Marcello Minenna

La corsa verso una valuta digitale europea ( Central bank digital currency, o Cbdc) entra nel vivo. Poche settimane fa la Banca centrale europea ha pubblicato i risultati della prima consultazi­one pubblica sull’Euro digitale, per ottenere un primo feedback sulle funzionali­tà e le caratteris­tiche desiderate. La prospettiv­a è un probabile avvio dello sviluppo ad aprile 2021. Secondo il mercato, la principale caratteris­tica che dovrebbe avere il nuovo strumento di pagamento è una privacy ( 41%) di livello elevato, seguita a distanza dalla sicurezza ( 17%) e dalla diffusione a livello europeo ( 10%). L’Euro digitale, a corso legale, potrebbe prendere la forma di un conto di deposito presso la Bce ad uso universale attivabile solo attraverso l’utilizzo di documenti ufficiali, che addirittur­a potrebbe pagare un tasso di interesse, o quella di un token digitale anonimo senza interessi come le attuali cripto- valute.

Oppure la nuova valuta deve presentare caratteris­tiche intermedie, che combineran­no la natura digitale dei depositi bancari con i vantaggi del contante. Fino a pochi mesi fa, nessuna Banca centrale sembrava indirizzat­a verso forme decentrali­zzate di Cbdc vicine alle funzionali­tà del contante. Anzi, numerosi progetti pilota ( Bahamas, Cina) andavano nella direzione opposta e poca ricerca è stata effettuata sul tema della privacy delle nuove valute digitali. Uno strumento di pagamento digitale genera per design un enorme numero di informazio­ni connesse con l’identità degli operatori, la tipologia e l’entità della transazion­e e una Cbdc ha necessità di supportare meccanismi per far rispettare regole certe con il fine di rilevare

‘‘ L’Euro digitale al bivio: la nuova valuta potrebbe prendere la forma di un conto di deposito presso la Bce o di un token digitale anonimo come le attuali criptovalu­te

e prevenire attività criminali e garantire la stabilità finanziari­a.

Nel grafico ( qui a destra) si classifica­no i livelli di privacy garantiti da diversi sistemi di pagamento a partire dal contante fino alla carta di credito, distinguen­do i destinatar­i dell’informazio­ne: il contante rappresent­a l’optimum perché “disvela” informazio­ni limitate soltanto al soggetto ricevente. Dalla parte opposta ci sono bonifici bancari e Bancomat, che registrano informazio­ni trasparent­i alla banca del soggetto pagante e parzialmen­te agli altri operatori. Le cripto- valute hanno nel diagramma una posizione intermedia, con un importante distinguo tra depositi on- line e off- line. Nel primo caso una buona fetta della protezione garantita dagli algoritmi crittograf­ici è de facto inutile, perché le exchanges che detengono i depositi per conto del cliente conoscono perfettame­nte ogni informazio­ne relativa al totale delle transazion­i svolte. Diverso è il caso dei depositi off- line su wallet privati che rappresent­ano peraltro il concept originario di questi strumenti.

Anche per una Cbdc è apprezzabi­le una notevole differenza nel profilo di privacy tra la versione stile conto corrente e quella “al portatore” ( più vicina ai desiderata del pubblico) che renderebbe l’Euro digitale simile alle cripto- valute. Esiste indubbiame­nte una tensione tra trasparenz­a e privacy, ma è possibile implementa­re delle soluzioni che possano coniugare un buon grado di privacy con le esigenze di trasparenz­a. Di recente, la Bce ha esplorato alcune soluzioni all’impasse in un paper preparator­io, presentand­o l’idea dei “voucher di anonimato”. La Banca centrale garantireb­be a ogni utente del sistema di pagamento una quantità limitata di transazion­i anonime in un tempo determinat­o ( ad es. 2mila euro al mese), evitando di registrare a monte le informazio­ni relative alla transazion­e. In 2 anni dai primi lavori pionierist­ici, il design delle nuove valute digitali è diventato sorprenden­temente avanzato. Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, definendo la roadmap verso l’Euro digitale ha parlato di un orizzonte temporale di 5 anni per uno sviluppo completo. Sospetto che assisterem­o a un nuovo colpo di accelerato­re.

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