Contratto preliminare, la formula per ridurre la distanza con le Pmi
L’obiettivo è ambizioso: allargare la base della clientela Pmi con un aumento annuale pari a 700 piccole e medie imprese nel periodo 2021- 2025. A tanto vuole arrivare Fraunhofer- Gesellschaft: fare di più per entrare nel cuore del tessuto industriale tedesco dominato dalle Mittelstand. Gli scienziati messi a disposizione dell’economia reale dal sistema statale, e sovvenzionati per un terzo da trasferimenti pubblici fissi annuali, devono riuscire ad accorciare le distanze e rafforzare la collaborazione con le imprese più piccole, che puntano su R& S ma non hanno i mezzi e le risorse per farlo. Anche per Fraunhofer le Pmi sono una risorsa con domanda crescente e sono in grado di integrare l’innovazione molto rapidamente. Fraunhofer, scommette sulla sua “flessibilità, agilità e velocità”: « Ci impegniamo a prendere parte all’Iniziativa Tedesca per la Ricerca e l’Innovazione nel periodo 2021- 2025 con l’obiettivo di aggiungere fino a 700 nuove Pmi l’anno. Per fare questo estenderemo la nostra rete di Centri ad Alta Performance e apriremo nuovi mercati e avvieremo iniziative mirate » .
Uno studio dedicato a Pmi e Fraunhofer fa emergere le aree per « promuovere la collaborazione con le piccole e medie imprese » . Alcune difficoltà specifiche vanno superate: le imprese non riescono a identificare il giusto contatto e il partner migliore nella fitta rete dei 75 istituti Fraunhofer. Per questo l’accesso alla vasta gamma di servizi disponibili va semplificato e reso più trasparente: serve una comunicazione mirata per rispondere alle esigenze specifiche delle Pmi.
Un altro aspetto centrale per migliorare la collaborazione tra scienziati Fraunhofer e Pmi è la gestione dei progetti, il quality management che stabilisce come ottenere risultati visibili e chiari, la corretta analisi costi/ benefici, la stesura di tempi e tabelle di marcia. Per far questo, la collaborazione tra scienziati e Pmi va rafforzata con la continuità, i contatti devono durare nel tempo. Gli istituti Fraunhofer già coinvolti con le piccole e medie imprese hanno riscontrato l’utilità dei contratti preliminari di piccole dimensioni: servono ad avviare la collaborazione in maniera semplice, per poi essere integrati. Questo avvio “soft” consente alle Pmi di stabilire un rapporto di fiducia con gli scienziati Fraunhofer, basato sui primi risultati tangibili della collaborazione. Le negoziazioni in questa prima fase vanno semplificate al massimo, soprattutto in fatto di diritti di proprietà iter burocratici. Sburocratizzare è uno snodo essenziale.
La stesura stessa del contratto di collaborazione tra scienziati e Pmi idealmente deve essere seguita o fatta da Fraunhofer, soprattutto per partecipare a gare o bandi finanziati dallo Stato. Questo primo passo è fondamentale perché garantisce la stabilità finanziaria di lungo termine dei progetti condivisi tra Fraunhofer e Pmi. Tutti gli istituti Fraunhofer che collaborano con le Pmi per vincere un bando pubblico hanno riscontrato difficoltà delle imprese nel superare le spese amministrative, i tempi di approvazione dei progetti e il programma dei finanziamenti. Per superare rischi e ritardi operativi si sta pensando di creare un « Fraunhofer- Gesellschaft- dipartimento di servizi dedicati alle Pmi » . Per Pmi la collaborazione con Fraunhofer è un’opportunità per ampliare i propri contatti internazionali. Il 20% dei progetti Fraunhofer è finanziato da fonti estere. Il primo istituto Fraunhofer fuori dalla Germania è stato fondato negli Usa nella metà degli anni ’ 70. Da allora la rete estera è cresciuta gradualmente: una sede legale indipendente opera anche in Italia: Fraunhofer Italia Research S. c. a. r. l. a Bolzano, finanziata dalla provincia, per aiutare le imprese locali nell’innovazione.