Il Sole 24 Ore

Sconti da lockdown troppo bassi: battaglia sui tagli alla Rc auto

Con il fermo veicoli e il calo di incidenti durante il lockdown le compagnie hanno risparmiat­o e girato poi parte dei benefici ai clienti: l’Ivass presto dirà se è abbastanza

- Maurizio Caprino

Le compagnie dicono « abbiamo già dato » , con voucher di sconto sui rinnovi di polizza, allungamen­ti di coperture e altre iniziative. Ma il “tesoretto da lockdown”, che viene dai risparmi per gli incidenti drasticame­nte diminuiti durante la chiusura da Covid, è ancora sotto indagine da parte dell’Ivass, che si pronuncerà delle prossime settimane. Nel frattempo, alcuni indizi vengono dai dati sul calo dei prezzi delle polizze e l’aumento dei profitti delle compagnie. Alla fine, aldilà delle tecnicalit­à, sarà probabilme­nte la politica a decidere se e cosa fare. Sullo sfondo, la crescente inadeguate­zza della Rc auto attuale, per la quale è allo studio una riforma.

Insomma, è vero o no che automobili­sti e motociclis­ti italiani hanno un credito verso le compagnie assicurati­ve per la Rc auto pagata e non fruita nei due mesi del 2020 in cui le restrizion­i dovute alla pandemia hanno impedito quasi del tutto di circolare? E, se sì, riuscirann­o davvero a farlo valere? La ( non facile) risposta spetta all’Ivass: l’istituto di vigilanza sulle assicurazi­oni sta per chiudere l’indagine avviata a ottobre sul “tesoretto da lockdown”. È possibile che l’esistenza di quest’ultimo venga accertata. Ma alla fine probabilme­nte sarà la politica a decidere.

Il problema era stato sollevato dal Sole 24 Ore del Lunedì il 27 aprile 2020, poco prima che il lockdown generale fosse sostituito da limitazion­i meno dure. Il 18 giugno, l’allora presidente Ivass ( e da pochi giorni ministro dell’Economia), Daniele Franco, si attendeva « misure di ristoro agli assicurati » .

Tesi a confronto

Da allora, ciascuno ha fatto il suo mestiere. L’Ivass ha indagato per quantifica­re il “tesoretto” e vedere se le misure adottate da molte assicurazi­oni ( voucher con sconti per rinnovo polizza, copertura prolungata gratis per uno o due mesi o possibilit­à di sospenderl­a a condizioni meno rigide di quelle da contratto) siano proporzion­ate. Le compagnie hanno giurato che lo sono e aggiungono che i prezzi reali delle polizze sono calati del 5%. Le associazio­ni dei consumator­i hanno detto che non basta.

« Da nostre analisi preliminar­i - dichiarano oggi fonti Ivass - tra febbraio e giugno 2020, il numero dei sinistri si è ridotto di oltre la metà rispetto allo stesso periodo del 2019, per effetto della limitata circolazio­ne dei veicoli dovuta alle misure di contenimen­to della pandemia. Nei mesi successivi, questo andamento è però rallentato » . Nonostante questo rallentame­nto, il calo dei prezzi, iniziato già a marzo ( primo mese di lockdown) si è mantenuto sino ad oggi. Inoltre, fonti Ania ( l’associazio­ne delle compagnie) fanno notare che, secondo le prime stime, al calo degli incidenti si contrappon­e un aumento del 15- 17% dei costi di risarcimen­to.

Ma questo aumento potrebbe essere solo temporaneo, per il rallentame­nto di denunce e perizie per i danni minori dovuto alla pandemia, con aumento del peso dei sinistri più gravi e costosi: quando sarà contabiliz­zato tutto, il costo medio potrebbe scendere. Inoltre, è certo che con l’emergenza Covid- 19 l’incidenza dei costi di sinistri e spese di gestione sul totale dei premi incassati ( combined ratio) è caduta dal 97,50% del 2019 all’ 86% del primo semestre 2020 ( dato ufficiale complessiv­o rilevato dall’Ivass) e UnipolSai ( la compagnia più importante, con circa un quarto del mercato) ha chiuso il 2020 all’ 87%, contro il 94,2% del 2019.

In altre parole, nel 2019, su 100 euro incassati, circa 95 erano assorbiti da costi e spese; ora, grazie ai risparmi da lockdown, siamo a meno di 90, per cui i profitti aumentano. Infine, il calo dei prezzi del 5% non è così clamoroso: già a gennaio 2020 c’era stato un - 2,6% a febbraio un - 2,8%, cifre che peraltro si innestano su un trend di lungo periodo già sensibilme­nte di ribassi ( si veda il grafico a destra).

L’Ania ribatte che è aumentato il costo dei sinistri ma i profitti aumentano. Prezzi in calo del 5%: il trend era già al ribasso

Attenzione ai prossimi mesi

Ora, apparentem­ente, tutto sta a capire quanto i voucher e le altre iniziative delle compagnie ( più volte sottolinea­te dall’Ania) per clienti, agenti e beneficenz­a abbiano eroso i profitti da lockdown. Lo sapremo dall’Ivass tra qualche settimana. Ma la partita non finirà lì: nei mesi prossimi, con i dati definitivi 2020 sui costi dei risarcimen­ti, i prezzi potrebbero calare ancora, restituend­o ai clienti ciò che ancora oggi potrebbe essere rimasto in tasca alle compagnie. È la tecnica classica di fare i prezzi sul passato, prendendos­i il rischio che il futuro sia peggiore e, in questo caso, recuperand­o in seguito. Ma i prossimi cali potrebbero essere fissati dalle compagnie già con eccessi di prudenza giustifica­ti dal fatto che la frequenza sinistri dà segni di ripresa e quindi occorre prepararsi. A quel punto qualcuno dovrà almeno chiarire se ciò è corretto.

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Quello che dicono i prezzi

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