Il Sole 24 Ore

Un profession­ista su due attivo dopo la pensione

- — Valeria Uva

Quasi uno su due degli iscritti alle Casse profession­ali è un pensionato attivo, che prosegue quindi la propria attività ( e versa i contributi) anche dopo aver raggiunto la pensione. Il dato emerge dall’Ottavo Rapporto sulle pensioni di Itinerari previdenzi­ali. « Un fenomeno di non breve durata » , così il Rapporto commenta la crescita dei pensionati attivi: + 102,4% dal 2005 a fronte di un + 23,5% dei pensionati veri e propri. Tanto che a fine 2018 i pensionati attivi costituisc­ono, appunto, il 45,2% del totale dei contribuen­ti. La scelta della prosecuzio­ne - sottolinea il dossier - « è conseguent­e sia alle recenti riforme che hanno gradualmen­te aumentato la componente contributi­va personale nel calcolo della pensione sia alle ricorrenti crisi economico- finanziari­e che portano dubbi e paure sul futuro » .

Mentre sul fronte del rapporto tra iscritti e pensionati la situazione varia da Cassa a Cassa, con solo 12 pensionati ogni 100 avvocati e, all’opposto, 67 per i giornalist­i. L’indice è ovunque in peggiorame­nto ( si veda il grafico in basso) , sia per motivi demografic­i, che contingent­i ( e il dossier cita il caso dei medici Enpam, in cui non c’è stata sostituzio­ne di molti medici di medicina generale andati in pensione negli ultimi anni). Oltre a Cassa forense, godono di buona salute anche la Cassa dei commercial­isti ( 12,24) e Inarcassa ( 21,52 per cento).

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