Un professionista su due attivo dopo la pensione
Quasi uno su due degli iscritti alle Casse professionali è un pensionato attivo, che prosegue quindi la propria attività ( e versa i contributi) anche dopo aver raggiunto la pensione. Il dato emerge dall’Ottavo Rapporto sulle pensioni di Itinerari previdenziali. « Un fenomeno di non breve durata » , così il Rapporto commenta la crescita dei pensionati attivi: + 102,4% dal 2005 a fronte di un + 23,5% dei pensionati veri e propri. Tanto che a fine 2018 i pensionati attivi costituiscono, appunto, il 45,2% del totale dei contribuenti. La scelta della prosecuzione - sottolinea il dossier - « è conseguente sia alle recenti riforme che hanno gradualmente aumentato la componente contributiva personale nel calcolo della pensione sia alle ricorrenti crisi economico- finanziarie che portano dubbi e paure sul futuro » .
Mentre sul fronte del rapporto tra iscritti e pensionati la situazione varia da Cassa a Cassa, con solo 12 pensionati ogni 100 avvocati e, all’opposto, 67 per i giornalisti. L’indice è ovunque in peggioramento ( si veda il grafico in basso) , sia per motivi demografici, che contingenti ( e il dossier cita il caso dei medici Enpam, in cui non c’è stata sostituzione di molti medici di medicina generale andati in pensione negli ultimi anni). Oltre a Cassa forense, godono di buona salute anche la Cassa dei commercialisti ( 12,24) e Inarcassa ( 21,52 per cento).