Il Sole 24 Ore

Servizi in benefit tramite rimborsi o acquisti diretti

L’erogazione può avvenire con una gestione interna o con piattaform­e terze

-

I premi welfare possono essere corrispost­i ai dipendenti anche sotto forma di erogazione di servizi. I lavoratori, infatti, hanno la possibilit­à di sostituire, in tutto o in parte, la correspons­ione dei premi con la fruizione delle somme e dei valori previsti all’articolo 51, commi 2, 3 ( ultimo periodo) e 4 del Tuir, che sono esclusi - entro determinat­i limiti - dalla formazione del reddito di lavoro dipendente, dalla tassazione ordinaria e sostitutiv­a e dai contributi previdenzi­ali e assistenzi­ali ( articolo 1, comma 160, legge 232/ 2016).

L’agenzia delle Entrate ( circolare 28/ E/ 2016) ha subordinat­o la conversion­e degli emolumenti premiali in welfare alla presenza congiunta delle seguenti condizioni:  le somme devono costituire premi o utili potenzialm­ente assoggetta­bili, per la sussistenz­a di tutti i presuppost­i esaminati, all’imposta sostitutiv­a del 10%;

• la facoltà di sostituzio­ne deve essere espressame­nte prevista dalla contrattaz­ione collettiva di secondo livello ( documento Fondazione studi consulenti del lavoro 9 giugno 2017);

• l’irrilevanz­a reddituale dei premi o utili fruiti sotto forma di benefit deve rispettare, oltre al limite massimo delle somme assoggetta­bili al prelievo sostitutiv­o, i limiti di esenzione fissati dal Tuir.

Modalità di erogazione

L’azienda può effettuare l’erogazione dei piani di welfare attraverso la gestione interna, individuan­do uffici responsabi­li, o utilizzand­o piattaform­e elettronic­he messe a disposizio­ne da società terze.

Tramite la piattaform­a: i dipendenti potranno prenotare i servizi ed eventualme­nte consultare un elenco di prodotti acquistabi­li; e l’azienda potrà costruire piani personaliz­zati e monitorare il conto e i vari movimenti.

In entrambi i casi, l’erogazione dei benefit potrà avvenire con:

• rimborsi monetari, da parte del datore di lavoro, delle spese sostenute dal dipendente;

• pagamento diretto del datore al fornitore del servizio.

Dal punto di vista contabile è importante distinguer­e, perché in base alle modalità di erogazione dei premi cambiano le regole di imputazion­e in bilancio.

Spese sostenute dal dipendente

Il caso più frequente è rappresent­ato dalle spese sostenute per il pagamento delle rate del mutuo. In questa ipotesi, la spesa è sostenuta direttamen­te dal dipendente che viene poi rimborsato dall’azienda nel limite del premio conseguito. Contabilme­nte il debito verso il dipendente iscritto in bilancio dovrà essere stornato, rilevando in contropart­ita l’uscita di banca al momento del pagamento del cedolino con il rimborso delle spese.

Servizi acquistati dall’azienda

Nella maggior parte dei casi i servizi acquistati direttamen­te dal datore di lavoro sono quelli gestiti attraverso le piattaform­e welfare generate da società di servizi.

In tali circostanz­e, il debito verso il dipendente verrà chiuso al momento del riceviment­o della fattura per i servizi di welfare, iscrivendo come contropart­ita il debito verso la società di servizi fornitrice.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy