Si conserva cinque anni il 730 che detrae la ristrutturazione
Normalmente il modello 730 va archiviato passati i cinque anni successivi a quello della presentazione. Sembra invece che si debba conservare per 10 anni nel caso in cui si sia dato inizio alla rateazione della detrazione per un intervento di ristrutturazione edilizia. Questo vale poi anche per tutti e dieci i modelli successivi in cui sono presenti le rispettive rate oppure, all’atto dell’ultima rata, si azzera il tutto per proseguire solo con i canonici cinque anni?
I. M. - TRENTO
Itermini di controllo, da parte dell’amministrazione finanziaria, delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche sono fissati dagli articoli 36– bis, 36– ter e 43 del Dpr 600/ 1973 ( riguardanti, rispettivamente, la liquidazione delle imposte risultanti dalla dichiarazione, il controllo formale e l’accertamento in rettifica della stessa). Resta quindi inalterato l’obbligo di disporre della dichiarazione annualmente presentata fino al previsto termine decadenziale di cinque anni. Nell’evenienza in cui si esponga la quota parte di un onere pluriennale, come nel caso delle spese di recupero del patrimonio edilizio, ripartite in dieci anni, il controllo ( nelle sue varie modalità e nel rispetto dei termini citati) sarà circoscritto alla dichiarazione di quel periodo d’imposta in forza del principio dell’autonomia dell’obbligazione tributaria annuale disposto dall’articolo 7 del Tuir ( Dpr 917/ 1986). A questo scopo, non sussiste l’obbligo di conservare per il più lungo periodo di dieci anni la dichiarazione in cui è stata esposta la prima delle previste dieci quote, ma va soltanto conservata la documentazione che giustifichi la coerenza e la legittimità fiscale della spesa sostenuta.