Tim Anche Gorno nella lista per il rinnovo del consiglio
24%
La quota di Vivendi nel capitale di Telecom Italia
La caccia al decimo uomo è finita. Per la casella del mister X, a completamento della lista di maggioranza per il rinnovo del consiglio Telecom, è stato proposto il nome del presidente Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini. Si tratta di fatto di una sorta di compromesso storico tra il primo e il secondo azionista della compagnia telefonica, passando attraverso il consiglio uscente che formalmente, per la prima volta, presenterà la sua lista, pur non essendo una public company. Indispensabile per l’affermazione della lista del board - che riproporrà il presidente Salvatore Rossi e l’ad Luigi Gubitosi - era l’appoggio di Vivendi che è il primo azionista, con una quota che sfiora il 25%, ma attualmente siede in minoranza nel board, dopo essere stato sconfitto dall’iniziativa attivista del fondo Elliott alla precedente tornata. La quota del gruppo che fa capo al finanziere bretone Vincent Bollorè consentirebbe ai francesi di disporre almeno dei cinque posti riservati alla minoranza se si presentassero da soli. È dato per scontato così che saranno riconfermati i cinque consiglieri uscenti in quota Vivendi: il ceo Arnaud de Puyfontaine, il direttore di Canal plus Frank Cadoret e gli indipendenti Giuseppina Capaldo, Marella Moretti e Michele Valensise. Della lista Elliott dovrebbe invece essere riproposta Paola Bonomo. Mancherebbe poi un’altra candidatura femminile, per rispettare i vincoli di genere, mentre il decimo nome sarebbe appunto quello di Gorno Tempini.
Giovedì scorso il cacciatore di teste Egon Zehnder aveva portato al cda una selezione di 12 nomi esterni, tra i quali anche quello dell’ad di Renault Luca De Meo. Si era fatto anche il nome dell’ex Telecom Rocco Sabelli, altro consigliere in quota Elliott, se il presidente Cdp non dovesse accettare di entrare in lista. Oggi dal cda Telecom, convocato per l'esame del bilancio e del piano industriale, uscirà comunque la lista definitiva.
Gorno, secondo le voci, potrebbe essere cooptato già nel consiglio in carica, che scadrà con l’assemblea di bilancio del 31 marzo, dal momento che si è dimesso Massimo Ferrari, che, con la collega Lucia Morselli ( entrambi in quota Elliott), si era reso indisponibile alla ricandidatura. I due manager - Ferrari è direttore generale corporate e finanza di Webuild e Morselli è ad di Arcelor Mittal Italia - hanno addotto motivi personali e professionali, ma di fatto la rinuncia sarebbe legata a discussioni sui criteri di scelta dei candidati. Sono girate anche voci, che non è stato possibile confermare, che fosse in procinto di lasciare anche Alfredo Altavilla: l’ex numero 2 di Fca è però presidente del comitato nomine, che ha un ruolo in partita.
Da segnalare, infine, che Telecom ha siglato un accordo con Dazn per distribuire le partite di calcio di serie A, se la piattaforma si aggiudicherà i diritti. Secondo le agenzie internazionali l’impegno per Telecom sarebbe dell’ordine di 1 miliardo per tre stagioni.