Astm corre sull’Opa da 1,7 miliardi
La maxi offerta lanciata da Gavio con Ardian infiamma il titolo: + 27,6% L’addio alla Borsa favorirà nuove acquisizioni I francesi puntano al 49,5%
L’Opa infiamma il titolo Astm. L’Autostrada Torino Milano chiude la prima seduta di Borsa successiva all’annuncio dell’Offerta finalizzata al delisting da parte dei soci di controllo, ossia la famiglia Gavio e il fondo Ardian, leggermente sopra il prezzo dell’offerta. In particolare, il titolo ha chiuso in progresso del 27,63% a 25,68 euro contro i 25,6 euro messi sul piatto dagli azionisti. Gavio e Ardian, attraverso il veicolo Naf 2 si sono rivolti al mercato per acquistare il 47,638% della holding infrastrutturale che gestisce 4.400 chilometri di autostrade nel mondo, principalmente in Italia e in Brasile. La ragione? L’operazione risponde a una logica abbastanza lineare: da tempo ormai in Borsa le azioni di Astm erano, a parere dei suoi principali investitori, particolarmente sottovalutate e questo, abbinato alla disponibilità di credito a buon mercato, ha spinto per il delisting. Non solo, la transazione, in prospettiva, mira anche a rafforzare il ruolo dei soci di riferimento anche per favorire ulteriori opportunità di M& A e di crescita internazionale.
Astm chiude la prima seduta di Borsa successiva all’annuncio dell’Opa finalizzata al delisting da parte dei soci di controllo, ossia la famiglia Gavio e il fondo Ardian, leggermente sopra il prezzo dell’offerta. In particolare, il titolo ha chiuso in progresso del 27,63% a 25,68 euro contro i 25,6 euro messi sul piatto dagli azionisti. Gavio e Ardian, attraverso il veicolo Naf 2 si sono rivolti al mercato per acquistare il 47,638% della holding infrastrutturale che gestisce 4.400 chilometri di autostrade nel mondo, principalmente in Italia e in Brasile. La ragione? L’operazione risponde a una logica abbastanza lineare: da tempo ormai in Borsa le azioni di Astm erano, a parere dei suoi principali investitori, particolarmente sottovalutate e questo, abbinato al fatto che il contesto favorisce il ricorso a finanziamenti bancari a condizioni piuttosto vantaggiose, ha spinto per il delisting. Non solo, la transazione, in prospettiva, mira anche a rafforzare il ruolo dei soci di riferimento anche per favorire ulteriori opportunità di M& A e di crescita internazionale, minimizzando, al contempo, i costi e snellendo il processo decisionale.
Sul piano prettamente finanziario, dando un’occhiata alle oscillazioni dei prezzi a Piazza Affari della holding autostradale negli ultimi tre anni effettivamente emerge come dal massimo di 31,26 euro toccato nel luglio del 2019 il titolo sia poi scivolato a 15,88 euro nei primi giorni di marzo del 2020, con l’inizio della pandemia da Covid 19 per poi risalire negli ultimi mesi attorno ai 20 euro. Rispetto alle quotazioni di venerdì scorso il valore d’Opa, calcolato sulla base di un multiplo sull’ebitda compreso tre le otto e le dieci volte, incorpora dunque un premio del 28,8% che sale al 36,3% se si prende come riferimento la media ponderata degli ultimi sei mesi. In caso di adesione totale all’offerta l’esborso complessivo sarà di oltre 1,71 miliardi di euro. Cifra che sarà finanziata esclusivamente da JP Morgan che ha agito come advisor unico di Nuova Argo Finanziaria ( Naf), la società controllata al 60% della famiglia Gavio e al 40% di Ardian, che attualmente ha in mano il 55% dei diritti di voto di Astm. Come detto, l’offerta verrà promossa dal veicolo Naf 2, interamente controllato da Naf, che in una fase successiva, se verrà superata la soglia del 90% di adesioni, e in proposito Gavio e Ardian consegneranno a veicolo le azioni che detengono direttamente nella holding quotata, verrà integrato in Astm una volta completato il delisting.
In questo modo, verrà ridisegnato anche l’assetto societario della holding autostradale che a valle dell’Opa sarà controllata al 50,5% dalla famiglia Gavio e al 49,5% dal fondo Ardian. La mossa valorizza complessivamente l’asset circa 8 miliardi di euro di cui 4 miliardi riferibili alla posizione finanziaria netta. Una valutazione che, ha detto ieri Tci, fondo azionista di Atlantia, « dimostra la correttezza » del prezzo auspicato per Aspi ( 11- 12 miliardi).
Tornando ad Astm, questo è l’ultimo passo di un processo di riorganizzazione societario avviato un paio di anni fa. Iniziato con l’ingresso di Ardian al fianco della famiglia Gavio nella catena di controllo, quest’ultimo step peraltro permette al fondo di mediare al ribasso il prezzo dell’investimento iniziale, e proseguito nell’estate del 2019 con l’accorciamento della catena. In particolare, un anno e mezzo fa, in nome del modello One Company che prevede sinergie tra concessionaria e general contractor, era stata realizzata la fusione tra Astm e la controllata Sias, non appena conclusa un’offerta pubblica su quest’ultima. Un passaggio, all’epoca, che era stato particolarmente apprezzato dal mercato visto che Astm era arrivata a valere, nel luglio 2019, anche 31,5 euro.