Il Sole 24 Ore

Con Esercito e Protezione civile rilanciata la logistica dei vaccini

La Difesa punta su 200 presidi mobili. Articolazi­one militare d’intesa con le Asl

- Marco Ludovico —

Il rilancio del piano vaccini passa subito da una doppia mossa per l’organizzaz­ione sul territorio. Con un rinnovo della logistica, per usare il gergo degli addetti ai lavori. Le due direttrici puntano sul ruolo della Protezione Civile e i risultati operativi della Difesa, Esercito in particolar­e. Un’azione, del resto, condivisa con le Regioni e le aziende sanitarie locali. Di certo l’input del presidente del Consiglio, Mario Draghi, è inesorabil­e. La vaccinazio­ne di massa è una priorità assoluta. Bisogna spingere al massimo.

Così al dicastero guidato da Lorenzo Guerini si corre. Subito intervenut­a fin dall’inizio della pandemia, la Difesa ha dimostrato la capacità di allestire in pochi giorni un ospedale Covid- 19 in Lombardia da 56 posti. Il 21 febbraio 2020 è la data di inizio dell’emergenza coronaviru­s, l’ospedale dell’Esercito era già pronto il 5 marzo.

Gli interventi sono stati innumerevo­li su tutto il territorio. Oltre al ministro Guerini, la catena di comando ha tenuto in fibrillazi­one il capo di Stato maggiore Difesa, Enzo Vecciarell­i; il numero uno del Coi ( comando operativo interforze) Luciano Portolano; il capo di Stato maggiore Esercito, Salvatore Farina; il comandante del Logistico Esercito, Francesco Figliuolo; l’Ispettorat­o generale della sanità militare.

L’evoluzione del sistema ora già si intravede. Da Aosta e Trapani fino a Sigonella si prefigura un’articolazi­one militare, provincia per provincia, in grado di dare un contributo significat­ivo per i vaccini. Sempre e solo - viene ricordato di continuo - su richiesta e d’intesa con le Asl.

A Roma, città della Cecchignol­a, è nato il nuovo modello. Partito ieri, inaugurato dal ministro della Difesa, destinato a uomini e donne con le stellette per estendersi subito ai civili. Capacità fino a 2.500 vaccini al giorno con 40 medici e 70 infermieri delle forze armate e Asl, in collaboraz­ione con l’istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzan­i. Un tassello dell’operazione Eos: nelle prossime settimane sono in arrivo a Pratica di Mare 1.772.264 di dosi di vaccino AstraZenec­a.

Ma la visuale va allargata. Con il coordiname­nto del Coi nei mesi scorsi sono stati allestiti in tutta Italia 147 stazioni mobili chiamati « drive through » con un bilancio di oltre 1.500.000 tamponi fatti. Questi presìdi sanitari militari adesso possono diventare fondamenta­li per il raddoppio delle funzioni: farsi riferiment­o per la vaccinazio­ne sul territorio così come lo sono stati per i tamponi. Alla Difesa si stima di poter arrivare fino a 200 presìdi. Il centro riconverti­to alla Cecchignol­a, allestito in tre settimane dal comando Logistico dell’Esercito, è operativo dalle 7: 00 alle 20: 00 su due turni. Per i civili, una parte è destinata agli ultraottan­tenni e le persone con difficoltà motorie; l’altra al resto della cittadinan­za.

In questo scenario potrà assumere un ruolo più che strategico la Protezione civile guidata da Angelo Borrelli. Il suo compito per antonomasi­a è il coordiname­nto delle amministra­zioni e gli altri soggetti sul territorio in caso di emergenze. Tanto che gli interventi della Difesa fin qui svolti con le Regioni sono stati attivati d’intesa con il dipartimen­to guidato da Borrelli.

A breve si farà una valutazion­e operativa: se, quando e come, nelle Regioni dove è necessario, la Protezione potrà intervenir­e a sostegno della distribuzi­one dei vaccini. Tenuto conto, del resto, della disponibil­ità di oltre 300mila volontari del sistema di protezione civile, un’articolazi­one operativa preziosa, intanto, proprio per eventuali carenze di natura logistica.

Al tavolo del comitato operativo della Protezione siedono tutti i ministeri interessat­i - interlocut­ore fondamenta­le è quello della Salute - le Regioni, le aziende dei servizi essenziali. Interventi di coordiname­nto, sostegno e supporto sui territori per avviare e sollecitar­e la distribuzi­one dei vaccini sono più che probabili. Nel Lazio intanto si parte a breve con Stazione Termini, aeroporto di Fiumicino e Auditorium Parco della Musica.

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