Lagarde placa le tensioni sui bond
Ancora volatilità sui titoli di Stato e le Borse. A Wall Street male il Nasdaq
Salgono i tassi dei titoli di Stato, scendono le Borse. La correlazione, che nell’ultima settimana ha contribuito all’inversione di rotta dei mercati azionari, anche ieri ha indirizzato i listini. Lo si è visto in particolare nei primi minuti di contrattazione ieri, in Europa. Nei primi scambi l’indice continentale Stoxx 600 è arrivato a perdere quasi l’ 1,3 per cento. Di pari passo i tassi dei titoli di Stato sono risaliti con il Bund tedesco a 10 anni arrivato per un attimo a rivedere quota - 0,28% come non accadeva da giugno. Poi la situazione è ritornata alla normalità. Dopo la fiammata iniziale i tassi sono scesi e il mercato azionario ha ridotto le forti perdite dell’avvio di seduta. Al termine degli scambi le perdite sono state relativamente contenute sui listini continentali con l’indice Stoxx 600 in calo dello 0,44 per cento. A favorire il cambio di rotta, in particolare sull’obbligazionario, sono state le dichiarazioni di Christine Lagarde. Nel corso di una conferenza con l’Europarlamento Lagarde ha dichiarato di voler monitorare con attenzione « l’andamento dei tassi dei bond governativi a lunga scadenza » il cui orientamento, insieme ad altri indicatori, contribuisce al mantenimento di condizioni favorevoli di finanziamento per l’economia dell’area euro. Un chiaro segnale ai mercati del fatto che la Bce è pronta a intervenire e sostenere l’economia e favorire la stabilità finanziaria. C’è da dire che a muovere i tassi obbligazionari non sono gli indicatori macroeconomici europei ma quanto sta accadendo oltreoceano dove le aspettative di inflazione sono risalite, anche alla luce degli ultimi dati, provocando una netta risalita dei tassi dei Treasury (+ 20 punti in due settimane). Ieri le vendite sui Tbond si sono arrestate. Ma non le prese di profitto su Wall Street. In particolare sull’indice tecnologico Nasdaq ieri in calo di un punto e mezzo percentuale.
IL TASSO BUND