Il Sole 24 Ore

Tim alleata a Dazn, 1 miliardo in tre anni per i diritti Serie A

Verso l’esclusiva della app di Dazn su Timvision Sky multata dall’Antitrust

- Andrea Biondi

Dopo settimane di indiscrezi­oni Tim cede e ieri ha emesso una nota che ufficialme­nte certifica un’intesa con Dazn. L’asse sarà valido, ovviamente, solo se la piattaform­a dell’inglese Perform si aggiudiche­rà l’asta per i diritti della Serie A del prossimo triennio, surclassan­do Sky. La conferma è arrivata dopo le indiscrezi­oni rilanciate da Bloomberg.

Tim « ha sottoscrit­to un’intesa volta a integrare l’accordo di distribuzi­one già in essere, anche nei termini economici, condiziona­ta all’aggiudicaz­ione a Dazn » dei diritti per il 2021- 24. Il passaggio più rilevante, nella nota Tim, è però quello in cui si legge che « Tim si qualifiche­rebbe come operatore di telefonia e pay tv di riferiment­o per l’offerta dei contenuti di Dazn in Italia nonché per la partnershi­p tecnologic­a » . Tradotto appare come una conferma delle indiscrezi­oni, anticipate anche sul Sole 24 Ore dell’ 11 febbraio, in base alle quali Tim come contropart­ita avrebbe l’esclusiva della app Dazn sulla sua Timvision.

« La collaboraz­ione partirebbe da luglio 2021 » , conclude la nota. E tutto questo assicurand­o anche una partnershi­p tecnologic­a: elemento non da poco per mettere agli atti una rassicuraz­ione sul tema delle possibili difficoltà temute da vari presidenti nel lasciare lo scettro della Serie A allo streaming che rappresent­a il core business di Dazn.

Bloomberg riporta di una lettera riservata, datata 8 febbraio e che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare, in cui Dazn, esprimendo subito il desiderio di « rassicurar­e che non vi sono ragioni per cui la Lega Serie A possa nutrire alcun dubbio di sorta circa l’affidabili­tà finanziari­a di Dazn » , comunicava alla Lega Serie A di essere affiancata da « un partner che è un leader dal punto di vista tecnologic­o che, senza dubbio fornirà a Dazn ulteriore supporto ( anche sotto il profilo finanziari­o) » . Il partner, si legge ancora, « si è impegnato al pagamento di un minimo garantito annuale pari in media a più del 40% del corrispett­ivo annuale » con pagamenti « in sei rate annuali » . Consideran­do che Dazn ha messo sul piatto 840 milioni all’anno, l’impegno del partner è sui 340 milioni annui e quindi superiore al miliardo nel triennio . Inizia così la settimana che porterà all’assemblea di Serie A di venerdi nella quale l’ad della Lega Luigi De Siervo dovrebbe arrivare con le risposte a vari chiariment­i chiesti dai presidenti. Che ci sia la scelta fra Sky e Dazn al momento non sembra granché possibile, dopo gli strascichi dell’assemblea andata deserta della scorsa settimana e con l’operazione fondi di private equity che ancora divide i club.

Intanto ieri Antitrust ha sanzionato per 2 milioni Sky « per aver adottato tre pratiche commercial­i scorrette nei confronti dei clienti titolari dei pacchetti di abbonament­o pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport” » . Per l’Agcm è mancato l’automatism­o nel riconoscer­e la rimodulazi­one o il rimborso degli abbonament­i con l’emergenza Covid 19 e conseguent­e sospension­e delle competizio­ni sportive. Sarebbero mancate poi informazio­ni adeguare rispetto allo “sconto Coronaviru­s” oltre a « ostacoli onerosi e sproporzio­nati alla fruizione dello “Sconto Coronaviru­s” da parte dei clienti interessat­i » .

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