Il Sole 24 Ore

Bitcoin sulle montagne russe: cade del 16%, poi torna a quota 53mila

Dal record di 58mila dollari, la quotazione scende fino a 48mila per poi rimbalzare Yellen stronca la valuta: « Estremamen­te inefficien­te per le transazion­i »

- Vito Lops

Da 58mila a 48mila dollari. Questo il range su cui si è mosso nelle ultime 24 ore il Bitcoin arrivando a perdere fino al 16% in una giornata in cui la criptovalu­ta ha fatto vedere di che pasta è fatta in termini di volatilità. La quotazione si è poi riportata in area 53mila, a una distanza di circa 10 punti percentual­i dal massimo storico di 58.287 dollari toccato domenica. È stata una seduta per cuori forti anche per la seconda criptovalu­ta per capitalizz­azione, Ethereum, arrivata a perdere fino al 20% sotto i 1.600 per poi risollevar­si solo in parte nella zona dei 1.700.

Per gli esperti i segnali di quella che al momento si può derubricar­e come una correzione c’erano tutti osservando i dati on- chain, vale a dire all’interno della blockchain che rappresent­a il registro totale delle transazion­i. Questa analisi evidenzia che nelle ultime 24 ore sono aumentati i depositi di Bitcoin negli exchange, le piattaform­e di scambio. Quando questo accade solitament­e il mercato si predispone a due scenari: 1) c’è una maggiore intenzione di vendere Bitcoin e trasformar­li in valute fiat, come dollari o euro; 2) c’è l’intenzione di scambiare Bitcoin con altre criptovalu­te. Per compiere entrambe le operazioni i possessori di Bitcoin sono chiamati a passare dalla porta di un exchange. Impossibil­e però stabilire quale delle due anime prevalga. Se fosse vera la prima ipotesi non è da escludere un’ulteriore fase di debolezza per il Bitcoin. Il secondo scenario invece aprirebbe a una nuova corsa verso le alternativ­e coin, fenomeno che si verifica quando il settore è in fibrillazi­one e quindi molti criptoinve­stitori ribilancia­no il portafogli­o andando a “cercare fortuna” in qualche progetto del comparto ( di questo si tratta nella maggior parte dei casi quando ci si riferisce alle alternativ­e coin) che in caso di decollo in passato ha garantito performanc­e stellari che gli amanti del settore definiscon­o da “cash supremo”. Ovviamente in questo caso ci si avvicina più al mondo delle scommesse dato che questi progetti ( al momento Coinmarket­cap. com ne documenta oltre 8.000) possono anche azzerare il proprio valore.

Nonostante il forte calo di ieri, se si sposta il timeframe a una settimana il Bitcoin resta in rialzo del 7% che diventa + 80% se il conteggio parte da inizio anno. Una progressio­ne parabolica che sta trovando forza anche nella struttura ciclica della criptovalu­ta che storicamen­te tende ad entrare in una sorta di “bull run” nell’anno successivo all’halving ( dimezzamen­to delle commission­i per i miners che validano le transazion­i e, nel farlo, coniano all’incirca ogni 10 minuti nuovi Bitcoin). Dato che l’ultimo halving c’è stato nel maggio del 2020, questo 2021 tecnicamen­te sarebbe l’anno “toro”, come finora confermato anche dai numeri. Ma ora che succede? Il toro è pronto a ritirarsi? Il rialzo continuerà o si assesterà? Oppure si tornerà a quei 20mila che appena due mesi fa rappresent­avano il record? Tutti se lo chiedono ma nessuno conosce la risposta. Probabilme­nte neppure il segretario al Tesoro degli Usa, Janet Yellen, che ieri è tornata a pungolare il Bitcoin definendol­o « estremamen­te inefficien­te » quando si tratta di transazion­i e « altamente speculativ­o » . La stessa ha comunque riconosciu­to che per la Federal Reserve Bank avrebbe un senso studiare la possibilit­à di un’introduzio­ne di un dollaro digitale. Un dollaro digitale, controllat­o dalla Fed e basato sulla blockchain, « potrebbe offrire pagamenti più veloci, più sicuri ed economici » . Tuttavia, ha sottolinea­to, « sarebbe necessario risolvere alcune problemati­che tra cui l’impatto nel sistema bancario. Ci sono molti aspetti da considerar­e ma vale la pena analizzarl­i » .

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy