Il Sole 24 Ore

Carige, indagato l’ex ad Fiorentino

Inchiesta a Milano sui conti del 2018. I soci nominano Boccuzzi alla presidenza

- R. Fi.

L’ex ad Carige nel 2017 e 2018, Paolo Fiorentino, è indagato per aggiotaggi­o dalla procura di Milano in relazione alla controvers­a semestrale del 2018 della banca ligure. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il pm Paolo Filippini, titolare del fascicolo assieme all’aggiunto Maurizio Romanelli, è in attesa di una informativ­a conclusiva del nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, in vista della chiusura dell’inchiesta a carico non solo del banchiere, ma anche dell’allora responsabi­le della tenuta delle scritture contabili. Al vaglio degli inquirenti anche una denuncia della famiglia Malacalza, che era il primo azionista di Carige fino all’aumento di capitale realizzato nel 2019 e già aveva presentato un esposto anche sulla semestrale. Il nuovo esposto riguarda però l’operato degli ex commissari straordina­ri della banca in carica tra il 2019 e gennaio 2020, Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener.

Intanto l’assemblea degli azionisti di Carige ha nominato ieri il nuovo presidente, Giuseppe Boccuzzi, ex direttore generale del Fondo interbanca­rio di tutela dei depositi ( primo socio Carige con l' 80%) e una precedente carriera ventennale in Bankitalia. Diventa presidente dopo la scomparsa di Vincenzo Calandra Buonaura, che era stato eletto a fine gennaio 2020, con il ritorno della banca alla gestione ordinaria. Vice presidente è stato eletto Paolo Ravà, presidente dell'ordine dei commercial­isti genovesi.

Tornando all’indagine a Milano sulla semestrale 2018 di Carige, era relativa alla presunta mancata comunicazi­one al mercato della necessità di svalutare sofferenze della banca per centinaia di milioni. In seguito all’ispezione Bce su Carige tra aprile e agosto 2018 l’istituto ha poi recepito rettifiche sui crediti nei conti dei 9 mesi del 2018 per oltre 219 milioni e quindi i vertici di allora della banca, con l’ad Fabio Innocenzi nel frattempo subentrato a Fiorentino, avevano deciso di deliberare un aumento di capitale da 400 milioni. In quell’occasione era intervenut­o per la prima volta sull’istituto ligure il Fitd, sottoscriv­endo un bond subordinat­o da 320 milioni, che avrebbe dovuto venir convertito nell’aumento.

All’assemblea degli azionisti del 22 dicembre 2018 la ricapitali­zzazione però non passò, in assenza dell’approvazio­ne fondamenta­le dei Malacalza, che chiedevano approfondi­menti e astenendos­i fecero saltare la delibera. Carige è stata poi commissari­ata da Bce il 2 gennaio 2019. La ricapitali­zzazione nel frattempo è salita a 700 milioni ( più 200 di bond), approvata a settembre 2019 ed eseguita a dicembre, con il sostegno oltre che del Fitd ora socio all' 80% anche della trentina Cassa centrale banca ( 8,3%). Quest'ultima ha un'opzione fino a fine anno sulla quota del Fitd.

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