Recordati, nel 2021 attesi ricavi e utili in progressione
Nel 2020 fatturato in calo L’Ebitda sale del 4,7% a quota 569,3 milioni
Recordati chiude il 2020 con ricavi in flessione del 2,2% rispetto all’anno precedente ( per un totale di 1,449 miliardi), scontando la svalutazione di quasi tutte le valute rispetto all’euro. L’ebitda cresce del 4,7%, a quota 569,3 milioni, con un’incidenza sui ricavi che sale dal 36,7% al 39,3 per cento. L’utile netto è di 355 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai 368,9 al 2019, che però comprendevano 27 milioni di euro di beneficio fiscale legati al Patent Box, contro i 2 milioni dell’ultimo esercizio. La società evidenzia che per il 2021 si prevede una « continua crescita di ricavi, Ebitda e utile netto rettificato: si prevedono ricavi tra 1.570 milioni e € 1.620 milioni, un Ebitda tra 600 e 620 milioni, un utile netto rettificato compreso tra 420 e 440 milioni.
Al 31 dicembre 2020 il gruppo evidenzia un debito netto di 865,8 milioni, che si riduce rispetto ai 902,7 milioni dell’anno precedente. Nel periodo sono stati distribuiti dividendi per 212,7 milioni e sono stati effettuati pagamenti per milestones e nuove licenze per 99,1 milioni. La generazione di cassa del gruppo che è stata di circa 360 milioni.
Il cda, riunito per l’approvazione dei risultati preliminari, ha inoltre deliberato ieri un nuovo piano di acquisto di azioni proprie per un massimo di 75 milioni, oltre a proporre un dividendo
Il 2020 ha visto Recordati « affrontare diverse sfide, alcune previste - spiega l’ad Andrea Recordati -, come la perdita dell’esclusività di alcuni nostri prodotti » , altre invece insorte nel corso dell’anno con il Covid. « Nonostante il mercato sia stato condizionato da questi eventi - conclude - il gruppo ha dimostrato sia resilienza sia capacità di reazione. Siamo riusciti a contenere l’impatto della pandemia attraverso la gestione dei costi e a incrementare le attività nelle malattie rare » .