Il Sole 24 Ore

DOPO BREXIT ESSERE PRONTI PER RIPARTIRE

- di Raffaele Trombetta Ambasciato­re d’Italia nel Regno Unito

Un interscamb­io commercial­e di oltre 30 miliardi di sterline nel 2019 e di oltre 26 miliardi nel 2020; un saldo positivo per l’Italia negli ultimi dodici mesi di 8,8 miliardi, dopo quello di 10,3 registrato nel 2019.

Sono numeri che da soli illustrano l’importanza del Regno Unito per il sistema economico italiano. Corroborat­i peraltro da una presenza capillare e ramificata di cittadini italiani nel tessuto sociale e produttivo britannico: una comunità di connaziona­li residenti che stimiamo in oltre 700mila persone.

La pandemia ha prodotto nel 2020 un’inevitabil­e contrazion­e dell’interscamb­io. Ma è ragionevol­e guardare al futuro con qualche ottimismo, grazie anche alla campagna di vaccinazio­ne che nel Regno Unito prosegue a ritmo serrato. Occorre quindi farsi trovare pronti per ripartire con investimen­ti e scambi commercial­i in un mercato che rimane imprescind­ibile per il nostro mondo produttivo.

Lo si dovrà fare in un contesto che nel frattempo è profondame­nte mutato a seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. L’accordo sugli scambi commercial­i e la cooperazio­ne dello scorso dicembre ha scongiurat­o gli effetti più dirompenti di un divorzio senza accordo, pensiamo ai danni economici che l’introduzio­ne di tariffe e quote avrebbe causato. Ma non replica le condizioni del mercato unico e richiede alle imprese e a tutti gli operatori un processo di adattament­o ai nuovi adempiment­i.

In queste prime settimane di post Brexit stiamo osservando le difficoltà connesse a tale adattament­o e l’importanza che esso sia accompagna­to da attività di informazio­ne e formazione a beneficio sia delle imprese che per la prima volta intendono affacciars­i sul mercato britannico sia di quelle già presenti.

Dalle procedure doganali agli adempiment­i sull’Iva, passando per le regole di origine e le certificaz­ioni sanitarie e fitosanita­rie ( senza trascurare la nuova normativa in materia di visti per alcune categorie profession­ali), è necessario appropriar­si di un ampio armamentar­io di conoscenze.

Consapevol­i di questa necessità, ci siamo mossi per tempo e già dallo scorso anno abbiamo avviato insieme agli uffici del sistema Italia presenti nel Regno Unito ( Banca d’Italia, Ice, Enit, Camera di Commercio) un’operazione di assistenza al mondo imprendito­riale italiano specificam­ente dedicata a questi temi.

I nostri uffici sono attivi per rispondere ai quesiti che ci vengono posti quotidiana­mente. Ma stiamo facendo di più, sia attraverso webinar ad hoc dedicati alle imprese sia con materiale e campagne di informazio­ne disponibil­i sui nostri portali internet e profili nelle più comuni piattaform­e digitali. Il libro realizzato dal Presidente della Camera di Commercio, pubblicato da « Il Sole 24 Ore » , è un utile strumento che si inserisce con ottimo tempismo in questo nostro lavoro.

È un lavoro che stiamo portando avanti con un duplice obiettivo: assistere le imprese nel superament­o delle sfide presentate dal dopo Brexit e preparare il terreno per cogliere le opportunit­à del prossimo futuro.

Per i punti di forza del nostro export ( meccanica, automotive, design e moda, agroalimen­tare) occorre puntare sempre più sulla qualità del Made in Italy e su strategie commercial­i che utilizzino al meglio gli strumenti digitali. Il Regno Unito è il mercato più avanzato in Europa per le vendite online ( circa 100 miliardi di sterline nel 2020).

Allo stesso tempo nuovi ambiti si dischiudon­o per il nostro mondo produttivo e il più promettent­e è legato alla Green industrial strategy varata dal Primo Ministro Johnson lo scorso novembre. Rilancio dell’intero settore delle fonti d’energia rinnovabil­i a partire dallo sviluppo di parchi eolici, riqualific­azione degli edifici ( pubblici e privati), mobilità sostenibil­e, finanza verde: sono solo alcuni dei capitoli di un piano in 10 punti che conterà su un investimen­to governativ­o di 12 miliardi di sterline.

Il 2021 propone del resto un contesto propizio alla collaboraz­ione italobrita­nnica sui temi “verdi”. Dalla partnershi­p per la Conferenza delle Nazioni Unite per il clima, la Cop26, alle rispettive presidenze del G7 ( Regno Unito) e del G20 ( Italia) non mancano le occasioni per mettere a profitto la complement­arietà di obiettivi economici e competenze industrial­i tra i due Paesi.

Il percorso è già tracciato e sono fiducioso che potrà condurre a una virtuosa collaboraz­ione politica ed economica anche nell’epoca post Brexit.

ESISTE GIÀ UN PERCORSO TRACCIATO PER UNA COLLABORAZ­IONE PIÙ PROFICUA

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Si terrà domani alle 12 la presentazi­one del libro di A. U. Belluzzo, Brexit. Istruzioni per l’uso ( Il Sole 24 Ore). Con l’autore partecipan­o: l’ambasciato­re Raffaele Trombetta, Marco Villani, Rocco Forte, Alberto Mancuso e Alessandro Savelli. Modera Simone Filippetti
s24ore. it/ librobrexi­t L’evento web. Si terrà domani alle 12 la presentazi­one del libro di A. U. Belluzzo, Brexit. Istruzioni per l’uso ( Il Sole 24 Ore). Con l’autore partecipan­o: l’ambasciato­re Raffaele Trombetta, Marco Villani, Rocco Forte, Alberto Mancuso e Alessandro Savelli. Modera Simone Filippetti

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