L’Europa ignora i pazienti con malattie mentali
Solo la Gran Bretagna, la Germania, la Danimarca e i Paesi bassi hanno previsto nella propria strategia vaccinale di dare priorità ai pazienti con gravi problemi di salute mentale ( come schizofrenia, disturbi psicotici, depressione maggiore). Eppure questi pazienti hanno il 65% di probabilità in più di contrarre Covid- 19 e un rischio doppio di morire. Da qui, il documento - pubblicato su Lancet Psychiatry - a firma delle principali organizzazioni europee per la salute mentale di avviare un’azione coordinata a livello europeo. Tra i firmatari anche due centri italiani, l’Iss e il San Raffaele di Milano. « Solo quattro paesi europei su 20 riconoscono la malattia mentale grave come una condizione medica ad alto rischio ammissibile alla vaccinazione precoce - dice lo psichiatra Francesco Benedetti, group leader dell’Unità di ricerca in Psichiatria e Psicobiologia clinica del San Raffaele -. Nel nostro piano vaccinale è scritto esplicitamente che verrà usata come strategia di priorità l’età, perché le patologie croniche che comportano un maggior rischio di morte con il coronavirus aumentano con il passare degli anni. Non è così per le malattie psichiatriche, che anzi insorgono in gioventù » . Complessiva-memnte stiamo parlando del 3% della popolazione italiana.
« Il punto fondamentale è che persone che hanno patologie di questo tipo non sono certo i primi a mettersi in fila per essere curati, dal momento che hanno una minore attenzione per la protezione personale e poi quando si ammalano non accedono alle cure necessarie - precisa Benedetti - Solo due regioni italiane su 20, la Liguria e il Veneto, hanno equiparato le comunità psichiatriche alle comunità residenziali degli anziani. Ma secondo i dati del ministero della Salute, in Italia, ci sono circa 900mila pazienti che afferiscono ai centri psicosociali per patologia grave, e solo 30mila vivono in situazione di tipo comunitario. Se vuoi “seguire la scienza”, allora questi pazienti dovrebbero avere la stessa priorità che viene data ai pazienti a rischio per condizioni fisiche. E noi che siamo all’avanguardia per l’assistenza psichiatrica siamo anche quelli che in questo momento non stanno facendo molto per la loro tutela » .