Il Sole 24 Ore

Il buco nero della progettazi­one Errori nell’ 86% dei bandi pubblici

Il Consiglio architetti: in oltre il 50% dei casi gravità medio- alta. Avvisi 2020 in crescita Oice ( società di ingegneria): tra le anomalie calcolo delle parcelle, merito tecnico e concorrenz­a

- Giorgio Santilli

La nuova denuncia sulle inefficien­ze della Pubblica amministra­zione italiana arriva da uno studio del Consiglio nazionale degli architetti che ha preso in esame i bandi di gara del mercato della progettazi­one: 86 bandi su 100 ( pari al 91% degli importi) sono affetti da « criticità » .

La nuova denuncia sull’inefficien­za della pubblica amministra­zione arriva dagli architetti. Il Consiglio nazionale, presieduto da Giuseppe Cappochin, ha infatti svolto una ricerca, in collaboraz­ione con il Cresme, sui bandi di gara del mercato della progettazi­one e ha rilevato che 86 bandi su 100 ( pari al 91% degli importi) sono affetti da « criticità » : per oltre la metà degli avvisi e il 76% degli importi, gli errori sono più di due per bando, mentre per il 6% gli errori in uno stesso bando sono addirittur­a più di cinque.

Non meraviglia, quindi, che il mercato della progettazi­one resti uno dei grandi buchi neri nella realizzazi­one di infrastrut­ture e progetti edilizi e nell’azione della pubblica amministra­zione che non riesce a chiedere al mercato quello che gli serve, nelle modalità corrette e garantendo un processo che porti alla qualità dei progetti.

Va altresì detto che non mancano segnali positivi registrati dall’Osservator­io Nazionale sui Servizi di Architettu­ra e Ingegneria ( Onsai), messo in piedi appunto da Cnapp e Cresme. Anzitutto, sul piano quantitati­vo, il 2020 è stato un anno eccezional­e, con una crescita del 50% dei servizi messi in gara ( da 1.507 a 2.264 milioni). Sul piano qualitativ­o, si è registrata una crescita del 43% - in termini di importi messi a gara si passa da 5.770 a 8.277 milioni - dei concorsi di progettazi­one che restano per gli architetti lo stru

Il 69,2% degli importi messi in gara sono assegnati senza un vero e proprio confronto competitiv­o

mento di eccellenza per avere una buona selezione di qualità dei progetti. Tra gli altri dati preoccupan­ti, invece, il fatto che il 69,2% degli importi messi in gara sono assegnati senza un vero e proprio confronto competitiv­o, con affidament­o diretto ( 40,6%) o procedura negoziata ( 28,6%).

Tornando ai bandi viziati da errori, l’Osservator­io Cnapp- Cresme evidenzia un largo ventaglio di cause fra cui presentano frequenza molto elevata l’errato calcolo della base di gara ( 85%) e il calcolo del corrispett­ivo non allegato al bando di gara ( 49,6%). Anche se in alcuni casi, si tratta di errori rimediabil­i, che non inficiano il bando, i numeri danno la fotografia di una situazione di scarso controllo e di bassa qualità.

Sul fronte della « legalità dei bandi » si batte da anni anche l’Oice, l’organizzaz­ione delle società di ingegneria, che a sua volta si è dotata di un Osservator­io della legalità dei bandi. È proprio di questi giorni il completame­nto di un rapporto che esamina 280 segnalazio­ni di irregolari­tà arrivate dagli associati e trasformat­e in 183 lettere inviate alle stazioni appaltanti ( e all’Aturotià anticorruz­ione per conoscenza) per chiedere la rettifica dei bandi e - in caso di risposte negative - valutare l’opzione del ricorso al giudice amministra­tivo.

La maggior parte dei problemi sollevati dagli associati riguardano il calcolo della parcella e del merito tecnico, oltre che violazioni della concorrenz­a ( si veda la tabella integrale).

« Nonostante la presenza di banditipo e disciplina­ri- tipo Anac - dice il direttore generale dell’Oice, Andrea Mascolini - rispetto al monitoragg­io condotto tre anni fa, la situazione di disomogene­ità dei bandi di gara non è sostanzial­mente molto cambiata. Ciò dipende anche dal fatto che le stazioni appaltanti non ritengono cogenti le indicazion­i Anac contenute in linee guida non vincolanti » . Preoccupa anche « la prassi registrata in questi ultimi mesi per le gare oltre soglia Ue di derogare, ai sensi del decreto semplifica­zioni, a principi cardine come quello della scelta del progettist­a con utilizzo dell’offerta economicam­ente più vantaggios­a e non del massimo ribasso » .

Mascolini ( Oice): nonostante la presenza di bandi- tipo e disciplina­ri rispetto a tre anni fa la situazione non è cambiata

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AFP
Qualità dei progetti a rischio. Arriva dal Consiglio nazionale degli architetti la nuova denuncia sull’inefficien­za della Pa: troppi errori nei bandi. ( Nella foto, Bagnoli) AFP

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