Il Sole 24 Ore

Etichetta a semaforo: contromoss­a italiana

Patuanelli: il sistema Nutriscore non può essere accettato dal nostro Paese Indagine tra i consumator­i dell’Ue: solo il 20% approva il sistema con i colori

- Micaela Cappellini

« Non è accettabil­e che nel nostro Paese si passi a un sistema di etichettat­ura dove una bevanda zuccherata creata in laboratori­o risulta più sana del nostro parmigiano o del nostro olio d’oliva. Fino a quando io sarò ministro mi batterò con tutte le forze affinchè il tema del Nutriscore venga abbandonat­o, è un danno enorme per il nostro settore » . Per il suo esordio da ministro dell’Agricoltur­a, Stefano Patuanelli ha scelto uno dei temi che più mette d’accordo tutta la filiera del made in Italy agroalimen­tare, dai contadini fino alle industrie, cioè quello delle etichette alimentari.

Proseguend­o sulla scia di quanto portato avanti a Bruxelles dalla ministra che l’ha preceduto, Teresa Bellanova. « È un percorso che dobbiamo fare insieme in Europa e dobbiamo avere la forza di imporre nostra visione » , ha aggiunto ieri Patuanelli, intervenen­do in diretta streaming al Consiglio nazionale della Coldiretti.

Sulla questione la Commission­e Ue è chiamata a intervenir­e entro il 2022, per stabilire regole uguali in tutta Europa. Ad oggi, però, gli Stati dell’Unione sono spaccati. Da un lato c’è il fronte di chi ha già adottato le etichette a semaforo Nutriscore, le preferite dalle grandi mutlinazio­nali: ne fanno parte membri “pesanti”, come la Francia, la Germania, il Belgio, i Paesi Bassi, il Lussemburg­o e la Spagna. Dall’altro lato, c’è il fronte capitanato dall’Italia, fermamente contraria ai bollini rossi, che l’anno scorso ha portato a Bruxelles una proposta alternativ­a, la cosiddetta etichetta a batteria. Con il nostro Paese si sono schierati Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania.

E i consumator­i, cosa ne pensano? L’Unione nazionale consumator­i sta con Patuanelli: « No al Nutriscore e a tutte le etichette prive di basi scientific­he. I colori ideati dai francesi semplifica­no il messaggio, creando evidenti distorsion­i » , ha fatto sapere ieri il responsabi­le dell’Area sicurezza alimentare dell’associazio­ne, Agostino Macrì. Anche la Commission­e Ue, chiamata a redigere diversi studi di impatto prima di presentare la propria proposta legislativ­a, ha scelto di sondare i consumator­i europei. I risultati raccontano una battagli ancora molto aperta: il 20% degli intervista­ti è ha favore del Nutriscore, il 29% predilige l’etichetta a batteria proposta dall’Italia, l’ 8% vorrebbe un’etichetta a semaforo che sia le sintesi delle due proposte precedenti. Ma soprattutt­o, oltre il 40% dei consumator­i è ancora indeciso: vince chi riuscirà a conquistar­e questa fetta.

« Francia, Germania e Spagna saranno anche Paesi importanti, ma guardando questi dati, possiamo dire che il Nutriscore ad oggi non incontra il consenso del 70% degli europei intervista­ti » , sostiene Massimilia­no Giansanti, presidente di Confagrico­ltura, che ha avuto modo di consultare lo studio di impatto. Certo, la strada per la proposta italiana resta in salita, soprattutt­o perché la discussion­e sulle etichette comincerà nel 2022, con la Francia presidente di turno della Ue per tutti i primi sei mesi. « L’Italia deve rilanciare la partita - aggiunge Giansanti - qui non è in gioco solo un modello di etichettat­ura, ma quale modello alimentare vogliamo adottare: dietro c’è la partita del cibo sintetico, sulla quale l’Italia ha tutto da perdere » .

« Il successo della dieta mediterran­ea - ha ricordato ieri il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - è stato messo sotto attacco anche dalla recente approvazio­ne, da parte della Commission­e, del Piano per la salute, che prevede la presentazi­one entro il 2023 di una proposta per introdurre avvertimen­ti salutistic­i nelle etichette delle bevande alcoliche senza escludere esplicitam­ente il vino, ma anche la revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli dell’Ue con l’obiettivo di ridurre i consumi di vino, carni rosse e salumi » .

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