Il Sole 24 Ore

Finint lancia una cordata per il 10% di Cattolica

Per ora contatti informali con azienda e regolatori, l’operazione è amichevole Il ruolo delle Generali, primo socio con il 24,4% e il nodo chiave del prezzo

- Galvagni

Finint punta al 10% di Cattolica: l’intenzione sarebbe di coinvolger­e nella partita altri investitor­i, locali e internazio­nali

Per ora ci sarebbero stati solo dei contatti informali e il dossier sarebbe gestito direttamen­te da Enrico Marchi. Sul tavolo di Finint nelle ultime settimane sarebbe comparsa una nuova opportunit­à di investimen­to a lungo valutata: l’ingresso nel capitale di Cattolica con una quota di peso. E in quest’ottica sarebbero già iniziate le interlocuz­ioni con i regolatori perché l’idea sarebbe di promuovere un’operazione amichevole, nei confronti della compagnia e del suo attuale socio rilevante, le Generali di Philippe Donnet che detengono il 24,4%.

Quanto alle ragioni che avrebbero spinto Finint a muovere in questa direzione sarebbero fondamenta­lmente due: da un lato, in un territorio che negli ultimi anni ha visto praticamen­te “distrutto” l’intero comparto dei servizi finanziari, preservare l’ultimo presidio rimasto e dall’altro contribuir­e a rendere ancora più solida una realtà cruciale per il Veneto. La molla che avrebbe fatto scattare l’interesse, sul piano finanziari­o, sarebbe stata invece la prossima trasformaz­ione in società per azioni del gruppo assicurati­vo. Quanto alla struttura dell’operazione, l’intenzione sarebbe di coinvolger­e nella partita altri investitor­i, locali e internazio­nali, e di mettere nel mirino il pacchetto di azioni proprie che Cattolica ha acquistato a valle dell’esercizio del recesso da parte di una fetta di soci cooperator­i. Si tratta, allo stato attuale, di poco più di un 10% della società. Una partecipaz­ione qualificat­a per la quale la compagnia ha speso circa 112 milioni di euro ma che oggi in Borsa vale poco meno di 80 milioni. Il prezzo, dunque, diventa una variabile chiave della transazion­e. Transazion­e che, come imposto dall’Ivass stessa, dovrà comunque chiudersi entro la fine dell’anno. La vendita del pacchetto è infatti una delle azioni chieste dall ’ Autorità di Vigilanza per rafforzare la compagnia. Che, peraltro, deve anche completare entro l’estate la seconda tranche da 200 milioni dell’aumento di capitale complessiv­o da 500 milioni.

Come detto, allo stato attuale ci sarebbero stati solo dei contatti informali tra le parti. Tuttavia c’è da chiedersi come Generali valuterà l’eventuale offerta. Finint e la cordata che accompagne­rà la finanziari­a si pongono infatti come azionista “alternativ­o” alla compagnia di Trieste sebbene sulla carta entrambi perseguano lo stesso obiettivo, ossia il rilancio del gruppo di Verona.

A tal proposito, Finint, potrebbe anche schierare manager competenti in materia. Tra le prime fila della finanziari­a di Marchi siede infatti Giovanni Perissinot­to, ex amministra­tore delegato del Leone di Trieste. Da ultimo, va precisato che tra Cattolica e Finint ci sono già alcuni punti di contatto. La seconda, per esempio, attraverso a Finanziari­a Internazio­nale Investment­s Sgr, gestisce due fondi immobiliar­i controllat­i dalla compagnia veronese, ovvero Euripide e Perseide ( più focalizzat­o sulle rinnovabil­i). Inoltre gestisce il fondo chiuso “Ca'Tron H- Campus”, controllat­o sempre da Cattolica e partecipat­o da Cdp, sotto cui ci sono i terreni di proprietà di Cattolica Agricola e di Cattolica Beni Immobili su cui sorge il complesso H- Campus.

In conclusion­e Marchi si è espresso così, di recente, rispetto al dossier Cattolica: « Sarebbe molto importante e opportuno che, accanto a un socio autorevole come Generali, ci fossero anche espression­i del territorio come Fondazioni, family offices, investitor­i istituzion­ali per rivitalizz­are una compagnia assicurati­va che è un asset fondamenta­le soprattutt­o a Nordest » .

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Le mosse di Finint sulla compagnia
Cattolica. Le mosse di Finint sulla compagnia
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Cattolica. Finint punta a raggiunger­e il 10% in cordata con altri investitor­i ANSA
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Manager chiave di Finint nonché ex
ceo Generali, socia al 24,4% di
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GIOVANNI PERISSINOT­TO Manager chiave di Finint nonché ex ceo Generali, socia al 24,4% di Cattolica
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è nelle mani di Marchi, patron di
Finint
ENRICO MARCHI L’acquisto del 10% di Cattolica è nelle mani di Marchi, patron di Finint
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PHILIPPE DONNET Il ceo Generali con i manager Generali Italia dovrà valutare il dossier Cattolica

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