Il Sole 24 Ore

La crypto Borsa Bitfinex patteggia a New York

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La “Borsa” per criptovalu­te Bitfinex ( fondata dall’italiano Giancarlo Devasini) ha raggiunto un accordo transattiv­o con l’Attorney General di New York Letitia James. Pur senza ammettere le colpe, il chiacchier­ato listino ha messo una pietra sopra l’accusa di aver occultato le perdite dei clienti e di non avere coperto con sufficient­i dollari la valuta Tether come promesso. Morale: pagando 18,5 milioni di dollari Bitfinex ha chiuso la vertenza con la giustizia americana. Ma non i tanti dubbi che anche Il Sole 24 Ore, già nel 2017, aveva sollevato.

L’oggetto principale dell’inchiesta, partita nel 2019, riguardava proprio il Tether. Si tratta di uno stablecoin, il cui tasso di cambio è fisso e pari a un dollaro per ogni Tether. Per garantire questo cambio alla pari, è necessario che la piattaform­a detenga tanti dollari tanti quali sono i Tether in circolazio­ne. Ebbene: secondo la procura di New York, e secondo molte voci di mercato che si rincorrono da anni, non è sempre stato così: « L’assicurazi­one che il Tether sia sempre stato coperto da dollari è falsa » , ha scritto l’Attourney General. L’inchiesta ha infatti scoperto che la società iFinex associata al gruppo Bitfinex ha fatto comunicati falsi a riguardo. Ma ieri è arrivata la transazion­e. E sulla vicenda cade il velo.

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