Il Sole 24 Ore

Qatar, secondo mercato per l’Italia

Il blocco verso Emirati e Arabia Saudita limitato solo a missili e bombe

- Gianni Dragoni

« A dimostrazi­one che il blocco all’export non è totale, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono stati nel 2020 tra i primi dieci mercati di destinazio­ne dell’export italiano di materiali d’armamento » . Lo ha detto Alberto Cutillo, direttore dell’Uama, l’Unità del ministero degli Esteri per le autorizzaz­ioni all’esportazio­ne e all’importazio­ne dei materiali di armamento, in audizione alla commission­e Difesa della Camera.

Cutillo non ha dato cifre sull’export in questi due paesi caldi, mentre ha detto che « il Qatar si è affermato come il secondo mercato per valore dell’export italiano di armi nell’ultimo quinquenni­o, con 6,7 miliardi di euro, dietro il Kuwait » . Le commesse principali in Qatar sono state ottenute da Fincantier­i con navi da guerra ( 4 miliardi), Leonardo con gli elicotteri Nh90 ( oltre un miliardo), gruppo Mbda con batterie di missili per le navi e il sistema di difesa costiera ( circa 1,5 miliardi).

« Il blocco dell’export italiano in Arabia Saudita ed Emirati è limitato alle bombe e ai missili che posono essere usati anche nei confronti della popolazion­e civile, non riguarda gli altri materiali d’armamento » , ha spiegato il diplomatic­o, già ambasciato­re a Tirana fino a gennaio 2020.

Arabia Saudita ed Emirati sono aree calde perché il 29 gennaio scorso il governo ha deciso la revoca delle sei licenze della società Rwm ( controllat­a da Rheinmetal­l Italia) all’export di bombe in questi due paesi, a causa della violazione di diritti umani e bombardame­nti anche contro le popolazion­i civili. L’export era già stato sospeso da luglio 2019, mentre la licenza di esportazio­ne era stata autorizzat­a nel 2016 dal governo Renzi. La produzione di Rwm era fatta nello stabilimen­to di Domusnovas in Sardegna.

Il direttore dell’Uama ha spiegato che la sospension­e della licenza non può durare più di 18 mesi. « Il mese scorso i 18 mesi sono arrivati a scadenza. Si doveva pertanto decidere se lasciar cadere la restrizion­e o avviare la procedura di revoca delle licenze e si è scelta questa seconda strada » .

« L’anno scorso più di 200 civili sono stati vittime di bombardame­nti dell’aviazione saudita in Yemen » , ha detto Cutillo. « Il blocco dell’export è solo di alcuni materiali. Per il resto c’è un’intensa cooperazio­ne di questi due paesi che sono importanti mercati di sbocco per le nostre aziende » . Cutillo ha detto che « la Germania ha limitazion­i più severe. Più o meno contempora­nemante all’Italia ha revocato tutte le licenze di export di armamenti verso Arabia Saudita e Emirati. Altri paesi hanno meno limitazion­i. In Gran Bretagna, dopo una sospension­e di oltre un anno in seguito a un intervento della magistratu­ra, le aziende hanno potuto riprendere le esportazio­ni verso l’Arabia Saudita » .

« Il Qatar e il Sudafrica invece per quanto ne so non sono paesi critici » , ha spiegato il direttore dell’Uama, riferendos­i a due trattati all’esame del Parlamento sulla cooperazio­ne nel settore difesa tra l’Italia e Qatar e Repubblica sudafrican­a. « Le decisioni sullo stop alle esportazio­ni sono politiche, del Parlamento ed eventualme­nte del governo. L’Uama può solo constatare se esistono pronunce di embargo dell’Onu o dell’Ue » .

La Rwm ha annunciato un ricorso contro il blocco all’export. « Le aziende possono fare ricorso contro le decisioni dell’Uama » , ha detto Cutillo. « Se lo faranno pensiamo di poter difendere le nostre ragioni davanti al tribunale amministra­tivo » .

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