Il Sole 24 Ore

Speranza: i contagi sono in aumento, restrizion­i in vigore fino al 6 aprile

In arrivo le regole valide fino a dopo Pasqua. Le Regioni spingono per nuove aperture nelle zone gialle. Sotto la lente i diritti brevettual­i. La Ue pensa a somministr­are una sola dose

- Marzio Bartoloni

« L'indice Rt si avvia a superare la soglia di 1 e i tecnici ci spiegano che con Rt sopra 1 il numero di casi aumenta costanteme­nte in modo significat­ivo » . Lo ha detto in audizione il ministro Speranza secondo cui nel prossimo Dpcm saranno confermate fino al 6 aprile - Pasqua quindi compresa - le misure restrittiv­e già in essere. Il nuovo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo.

« La bussola nella scrittura del prossimo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, sarà sempre il principio di tutela e salvaguard­ia del diritto alla salute » . Il ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento annuncia così il primo decreto per arginare il Covid dell’era Draghi. L’impianto non dovrebbe discostars­i dagli ultimi Dpcm con le restrizion­i e le chiusure oggi in vigore che saranno prorogate fino a dopo Pasqua. Speranza nella sua linea condivisa con il premier è fermo: la variante inglese, a maggior diffusione, sarà presto prevalente, solo a Brescia ieri raggiunti quasi mille casi sui 16424 totali ( in risalita) con 318 morti. L’Rt si appresta a superare la soglia 1 e cresce la pressione sugli ospedali: « Non ci sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia » , ha aggiunto il ministro che ha annunciato anche un imminente portavoce per il Cts ( probabile Agostino Miozzo). Ma cresce il pressing delle Regioni sul premier - stamattina l’incontro con i ministri Speranza e Gelmini in vista del decreto da varare nel week end - con molti governator­i di tutti gli schieramen­ti ( dal toscano Pd Giani al leghista veneto Zaia) che chiederann­o di inserire primi segnali di riapertura nelle Regioni gialle: dai ristoranti aperti la sera, teatri e cinema, musei anche nei week end oltre che palestre e piscine. Ma sarà difficile che il Governo ceda a parte qualche piccola concession­e. Le scelte definitive si faranno dopo l’ultimo report dell’Iss atteso domani che dovrebbe colorare di arancione e di rosso nuove Regioni con la novità però voluta da Draghi di far scattare le ordinanze che decidono le chiusure da lunedì e non più da domenica con ristori immediati.

Fin qui la partita delle misure antiCovid, perché novità sono attese anche sulle vaccinazio­ni. Oggi ci sarà un consiglio europeo che affronterà i nodi per accelerare le somministr­azioni: sul tavolo c’è anche l’ipotesi di vaccinare quanti più europei con una sola dose come hanno fatto in Inghilterr­a e Scozia dove questa scelta sembra aver premiato nel calo dei contagi, ma l’altro dossier caldo è quello dei brevetti dei vaccini. Bruxelles d’accordo con i Paesi Ue spinge per poter sfruttare i brevetti dietro il pagamento di royalties per allargare la produzione di vaccini negli stabilimen­ti europei dopo l’annuncio di nuovi tagli di AstraZenec­a che però ieri ha assicurato che nel prossimo trimestre saranno onorate le consegne di 180 milioni di dosi alla Ue ( 20 milioni all’Italia, 5 milioni entro marzo). Un fronte, quello della condivisio­ne della produzione, sul quale le aziende non si dicono comunque contrarie. Ma con Big Pharma potrebbe essere intrapresa anche la strada più estrema: quella della sospension­e temporanea dei diritti brevettual­i sui vaccini. È stato lo stesso Speranza sempre in Parlamento a farlo intendere: « Non regge una proprietà dei brevetti, perchè il vaccino deve essere un bene comune e per tutti » , ha detto il ministro evocando un ruolo importante dell’Italia nella possibile produzione europea dei sieri( si veda articolo in fondo) . Ieri intanto Guido Bertolaso ha presentato il restyling del piano lombardo sui vaccini che prevede subito iniezioni « a tappeto » nei territori più colpiti dal Covid tra Bergamo e Brescia con l’obiettivo di chiudere a giugno con 6,6 milioni di vaccinati. Con il governator­e Fontana che ha confermato tre paesi in zona rossa fino al 3 marzo: Bollate ( Milano), Viggiù ( Varese) e Mede ( Pavia).

Il nuovo Dpcm potrebbe essere varato già nel week end dopo il report di domani dell’Iss sui contagi

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