Garofalo Health Care, shopping da 60 milioni
Rileva Clinica San Francesco, leader nella chirurgia ortopedica robotica
Garofalo Health Care, player della sanità privata quotato sul’Mta, rileva per circa 60 milioni di euro la Clinica San Francesco a Verona, centro di riferimento europeo per la chirurgia ortopedica robotica e accreditata con il Sistema sanitario nazionale. Per dimensioni e importo, si tratta della più grande acquisizione nella storia di Ghc, dalla quotazione a oggi. Ma, soprattutto, è la settima operazione negli ultimi due anni. Un percorso di crescita per linee esterne che nel 2019 ha generato per il gruppo 105,9 milioni di ricavi aggiuntivi e un ebitda di 25,3 milioni, con un’incidenza media dei margini sul fatturato del 23,9 per cento. E dopo il recente aumento di capitale in accelerated bookbuilding ( in vista del passaggio allo Star), che ha portato in cassa circa 40 milioni di euro di risorse fresche, Ghc ha ancora munizioni per proseguire nel percorso di m& a.
« Tra linee di credito e cassa generata - spiega l’amministratore delegato, Maria Laura Garofalo - abbiamo ancora a disposizione risorse per circa 90 milioni di euro. E intendiamo utilizzarle a breve per finalizzare altre operazioni che sono già sul tavolo » .
La dimensione esatta dell’enterprise value di quest’ultima operazione è di 59,5 milioni, mentre l’equity value, calcolato su una posizione finanziaria netta provvisoria al 30 dicembre 2020, è di 46,6 milioni di euro. Il closing è atteso entro fine aprile e sarà perfezionato attraverso una società veicolo controllata da Ghc. La Clinica San Francesco porta in dote un fatturato di 32 milioni e un Ebitda di 7 milioni, con un’incidenza di circa il 22%, superiore alla media del gruppo.
L’acquisizione, ha spiegato Garofalo, « è la maggiore, per dimensioni, nella storia di Ghc dall’Ipo a oggi. Oltre ad accrescere le nostre performance, rafforza la nostra presenza in Veneto e arricchisce il quadro delle soluzioni clinico- chirurgiche e scientifiche del nostro gruppo con una struttura d’eccellenza a livello europeo, molto attrattiva grazie a una metodica d’eccellenza » .
Con Clinica San Francesco, Garofalo raggiunge nel 2019 una soglia- ricavi pro forma di 262,1 milioni per un Ebitda di 53,2 milioni e una marginalità del 20,3 per cento. L’anno scorso, però, il giro d’affari del gruppo ha dovuto fare i conti con le restrizioni legate al lockdown, con un calo dei ricavi del 10,5% nei primi nove mesi dell’anno ( a parità di perimetro di consolidamento), che si sono attestati a 146,1 milioni di euro, mentre l’Ebitda è stato di 21,1 milioni. Il terzo trimestre ha registrato però un graduale recupero, una tendenza che, secondo quanto riferiscono i vertici, si è confermata anche nell’ultima parte dell’anno.
« I due e mesi e mezzo di stop hanno inciso sui risultati dell’anno - spiega Maria Laura Garofalo -, ma il recupero nella seconda parte dell’anno è stato significativo, con i risultati dei singoli mesi in forte crescita rispetto ai corrispondenti mesi dell’anno precedente. Sono soddisfatta, anche se il recupero, ovviamente non è potuto essere totale » .
L’azienda, come detto, sta nel frattempo preparando il passaggio allo Star. « Ci stiamo lavorando - spiega l’amministratore delegato -, auspichiamo di potere cambiare listino nell’arco di un paio di mesi, comunque entro il primo semestre » .