Gubitosi: la rete unica si farà Con Cdp stessa idea di urgenza
Con il riallineamento degli avviamenti, per 18 anni 6,6 miliardi di detrazioni Gubitosi: « Sulla fusione con Open Fiber c’è un accordo con Cdp che verrà onorato »
Spettacolare rimonta del titolo Telecom che ieri in Borsa ha guadagnato più del 9%, tra scambi quasi quintuplicati, in presenza di un indice settoriale europeo in calo. Merito in particolare, secondo gli analisti, del riallineamento degli avviamenti tra valore civilistico e valore fiscale consentito dal Dl 104/ 2020. Effetti portentosi, a patto che la società vanti utili capienti. Il riallineamento, nel caso di Telecom, è stato fatto al valore più alto iscritto nel bilancio civilistico, cosa che comporterà un esborso in termini di imposta dell’ordine di 700 milioni nel periodo 20212023, a fronte della possibilità di detrarre circa 360 milioni all’anno per 18 anni, già a partire dall’esercizio in corso. Berenberg sostiene che, grazie a questo asset fiscale da 6,6 miliardi, Telecom potrebbe evitare di pagare tasse per tutto il periodo. Tutto ciò si traduce, secondo i calcoli di Equita, in almeno 13 centesimi per azione. « Pensiamo che il mercato ne incorporerà nell’immediato solo una parte, 4- 5 centesimi » , concludono gli analisti della Sim. Fatto sta che le quotazioni di Telecom sono passate da un giorno all’altro da 38 a 41,5 centesimi.
Psicologicamente un ruolo l’ha giocato anche la prospettiva della rete unica, tornata d’attualità con la candidatura per il nuovo cda del presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini. C’è da immaginare che, essendo la Cassa anche azionista al 50% di Open Fiber ( he allo stato è un concorrente), abbia tutte le intenzioni di portare a termine speditamente l’integrazione delle due reti per uscire al più presto dalla situazione di potenziale conflitto d’interessi.
Nonostante il recente avvicendamento a Palazzo Chigi, « non c’è nessun motivo per ipotizzare cambiamenti dei piani da parte del Governo: c’è un accordo con Cdp che verrà onorato » , ha detto in conference call con gli analisti l’ad di Telecom Luigi Gubitosi, rispondendo a una domanda sulla rete unica. Gubitosi ha anche riferito di aver già incontrato il nuovo ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, per uno scambio di idee, così come altri ministri « di altro profilo, sia tecnici sia politici » . « Colao lo conosciamo molto bene da quando lavorava per Vodafone - ha detto Gubitosi - L’ho sempre considerato un ottimo concorrente. Adesso però ha un compito diverso, a favore dell'intero Paese » . Sul progetto, l’ad di Telecom preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. « Sono stati fatti molti progressi - ha sostenuto nel corso della conference call - Enel ha annunciato la cessione della sua quota di Open Fiber a Macquarie. Questo conferma le nostre aspettative iniziali. Ci sono significative sinergie che devono essere raggiunte con la fusione tra le due reti » . Sul quando si realizzerà il manager pensa “più prima che poi”. « Cdp e noi abbiamo la stessa sensazione di urgenza - ha osservato - Con la volontà del Governo e di Cdp di implementare questo accordo e portare vantaggio al Paese, penso che la cosa succederà prima piuttosto che poi » . « Il Governo è stato appena formato - ha aggiunto - siamo in attesa di conoscerne la posizione a riguardo, anche se - ha ripetuto - abbiamo un accordo siglato e non abbiamo nessun motivo per pensare che Cdp abbia cambiato idea » . « Per quanto ci riguarda la notizia è che abbiamo completato la due diligence tecnica con Open Fiber - ha concluso poi - La procedura è coperta da riservatezza, ma ci sono sinergie enormi che potrebbero essere create e prima agiremo, meglio sarà » .
Sull’incursione nel mondo del calcio Gubitosi non ha voluto svelare i contenuti dell’accordo siglato con Dazn, che ha offerto 840 milioni per aggiudicarsi i diritti sulle partite di serie A. « Noi saremo un partner tecnologico, saremo distributori di Dazn, non contribuiremo di per sé all'acquisto, ma contribuiremo secondo il nostro ruolo di distributore » , ha solo specificato Gubitosi sottolineando che se si dovesse fare qualcosa, si farà « perchè crea valore » . Non ci sono ancora cifre a riguardo nel nuovo piano, ma Telecom conta che il calcio possa dare la spinta alla fibra, dato che Telecom, in caso di vittoria di Dazn, sarà l’unica Iptv sulla quale vedere le partite in streaming e altri canali, diversi da Internet, non ce ne sono. Per pareggiare il minimo garantito a Dazn - 40%, pari a circa 340 milioni - Telecom dovrebbe avere 1,3 milioni di abbonati ( per un minimo garantito pro- capite di circa 22 euro al mese), pari al 40% dei 3,3 milioni di attuali spettatori paganti del calcio. C’è fiducia di arrivarci e di stare nei margini con un abbonamento medio dell’ordine di 30 euro al mese.
Nessun interesse infine per Eolo, che è in vendita. « Li stimiamo moltissimo, hanno fatto un buon lavoro » , ha commentato Gubitosi, ma Telecom non ha intenzione per il momento di fare alcuna acquisizione nel campo della tecnologia Fwa ( fixed wireless access).