Generali farà M& A in Europa Piano anti- virus da 3,5 miliardi
La compagnia giocherà un ruolo chiave nel processo di aggregazione del settore Festeggiati i 190 anni: 3,5 miliardi contro l’effetto Covid sulle Pmi
Generali giocherà un ruolo attivo nel consolidamento del settore in Europa. E intanto lancia un piano da 3,5 miliardi contro l’effetto- Covid sulle Pmi.
« Generali giocherà un ruolo molto proattivo » nell’eventuale processo di consolidamento del settore assicurativo in Europa che le difficoltà generate dalla pandemia potrebbero innescare. Ma nel mentre ha deciso, anche per festeggiare i 190 anni di storia che hanno sempre visto la compagnia schierata in prima fila su temi chiave come lo sviluppo e l’innovazione, di rendere “permanenti” le iniziative promosse nel corso di quest’ultimo anno, caratterizzato dall’impatto del Covid- 19, a supporto delle piccole e medie imprese. E in quest’ottica ha lanciato il programma “Fenice 190”. Un piano da 3,5 miliardi di euro di investimenti per sostenere il recupero delle economie europee colpite dal Coronavirus, a cominciare da Italia, Francia e Germania, per proseguire durante i cinque anni del progetto in tutti i paesi europei dove il gruppo è presente. « Il 190/ o anniversario delle Generali cade in un anno decisivo per superare insieme la più grave crisi mondiale dal dopoguerra e porre le premesse per un grande rilancio a livello globale » , ha esordito il ceo Philippe Donnet che ha quindi aggiunto: « Con Fenice 190 vogliamo essere protagonisti di questa ripresa, lasciando un segno concreto per il futuro, con un sostegno rilevante ai settori più innovativi, sostenibili e strategici per la rinascita dell’economia europea » . « Mai come oggi, in un contesto senza precedenti - ha sottolineato il presidente Gabriele Galateri di Genola - il gruppo intende costruire una visione di futuro condivisa e sostenibile per tutti gli stakeholder » .
Di fatto, come detto, con Fenice 190 diventano permanenti le iniziative straordinarie avviate nel 2020 per affrontare la pandemia, che hanno visto investimenti a supporto di aziende ed economia reale. Al momento sono state selezionate 10 iniziative per un controvalore complessivo di 1 miliardo di euro. Di queste, sette prevedono la concessione di finanziamenti, due sono operazioni di private equity e una è concentrata nel real estate. A questo primo importo si aggiungerà un impegno annuo di 500 milioni di euro, per i prossimi cinque anni. Il tutto, anche con l’intento di supportare la transizione delle piccole e medie aziende verso la sostenibilità. I denari messi sul tavolo verranno infatti dirottati su “progetti” che puntano alla crescita sostenibile. Ma come? Attraverso fondi di investimento internazionali indirizzati a infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, pmi, abitabilità green, strutture health care ed educazione. Il piano è implementato attraverso la piattaforma multi- boutique di Generali Investments ed è aperto a fondi di terzi e investitori istituzionali, così come a tutte le società del gruppo. Le iniziative sono selezionate da un comitato investimenti della Business Unit Asset & Wealth Management, guidata dal ceo, Carlo Trabattoni, con esperti. La responsabilità del comitato è affidata al ceo di Generali Real Estate, Aldo Mazzocco.
Intanto, Generali deve fare i conti anche con il contesto globale. In questo scenario sono due i punti fermi: « I target per il 2021 sono confermati, li raggiungeremo tutti. Questa è la nostra priorità » , ha detto il ceo Donnet che ha concluso: « A livello globale il settore assicurativo è molto resiliente e sta resistendo alla crisi pandemica ma le piccole e medie compagnie sono sotto pressione » e questo darà vita a un processo aggregativo « nel settore assicurativo, durante o dopo la pandemia, al quale Generali parteciperà con un ruolo molto proattivo. Guardiamo sempre a opportunità di M& A » .