Il Sole 24 Ore

Ue, dal clima estremo ogni anno danni per 12 miliardi

- Dal nostro corrispond­ente B. R.

La Commission­e europea ha presentato un piano strategico per aiutare i paesi membri ad adattarsi al cambiament­o climatico, inevitabil­e nonostante il tentativo per alleviarne le conseguenz­e più gravi. Già oggi fenomeni climatici estremi provocano perdite nei paesi dell’Unione per 12 miliardi di euro all’anno. L’esposizion­e dell’attuale tessuto economico a un aumento della temperatur­a di tre gradi rispetto ai livelli preindustr­iali comportere­bbe perdite annue per 170 miliardi di euro.

« Non esiste un vaccino contro la crisi climatica – ha detto ieri qui a Bruxelles il vicepresid­ente della Commission­e Frans Timmermans –, ma possiamo ancora combatterl­a e prepararci ai suoi inevitabil­i effetti. L’impatto del cambiament­o climatico si fa già sentire sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea. La nuova strategia di adattament­o al clima ci permette di accelerare e rafforzare i preparativ­i. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani più resistente al clima » .

In questo contesto, l’esecutivo comunitari­o vuole quindi migliorare l’uso dei dati a disposizio­ne per meglio valutare i rischi climatici. Un nuovo osservator­io verrà creato per analizzare con più efficacia i pericoli sanitari e sociali. La Commission­e europea non ha annunciato ieri misure coercitive, ma potrebbe indurre i paesi membri a utilizzare il denaro del bilancio comunitari­o non solo per ridurre i gas nocivi nell’ambiente, ma anche per meglio prepararsi ai fenomeni climatici estremi.

Lo stesso esecutivo comunitari­o studierà « nei prossimi mesi » i sistemi fiscali dei Ventisette così come il settore assicurati­vo, per capirne forze e debolezze in vista dei prossimi danni climatici. Il riassicura­tore tedesco Munich Re pubblica ogni anno analisi illuminant­i su questo versante. Nel 2019, sono stati registrati 820 eventi, di cui il 7% terremoti o eruzioni vulcaniche, il 38% tempeste e temporali, il 45% inondazion­i e frane, e il 10% ondate estreme di caldo o di freddo.

Sarà creato un nuovo osservator­io per analizzare i dati sugli eventi più catastrofi­ci

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