Maduro espelle l’ambasciatrice della Ue
Il governo del Venezuela ha dichiarato ” persona non grata” l’ambasciatrice dell’Unione Europea, la portoghese Isabel Brilhante Pedrosa, concedendole 72 ore per lasciare il Paese. Il ministro degli Esteri Jorge Arreaza ha consegnato alla diplomatica una lettera contenente la decisione governativa, la risposta all’imposizione « inaccettabile » di sanzioni Ue contro 19 funzionari di Caracas.
Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha comunicato la notizia via Twitter, indicandola come « un’istruzione del presidente Nicolas Maduro » .
Lunedì scorso la Ue aveva aggiunto altre 19 personalità venezuelane alla sua preesistente lista di sanzionati che ora ne conta 55, per il ruolo svolto nell’attacco alla democrazia e allo Stato di diritto in Venezuela. In questo ambito, martedì l’Assemblea nazionale ( An), a maggioranza chavista, aveva chiesto al governo di espellere l’ambasciatrice.
Bruxelles, afferma Arreaza, « non ha né l’autorità morale, né quella legale » per imporre sanzioni a cittadini del Venezuela. In una conferenza stampa a Caracas, Arreaza ha parlato di « mancanza di rispetto ( da parte della Ue) per il diritto pubblico internazionale e per la Costituzione venezuelana » .
Con l’imposizione di sanzioni l’Unione Europea ha voluto rispondere alle elezioni legislative vinte dagli alleati di Maduro e considerate scorrette dall’opposizione venezuelana e da molti Paesi occidentali. Nabila Massrali, portavoce dell’Alto responsabile per la politica estera europea Josep Borrell, ha espresso rammarico per la decisione e ha invitato il governo di Caracas a riconsiderarla, poiché rischia di isolare ulteriormente il Paese sudamericano: « Il Venezuela potrà superare la propria crisi solo attraverso il negoziato e il dialogo, in cui la Ue è pienamente impegnata ma che questa decisione mette direttamente a rischio » .