Il Sole 24 Ore

Il 2021 in Cina anno d’oro per le agevolazio­ni fiscali

L’obiettivo non è solo quello di salvare l’occupazion­e, ma di rilanciare l’economia Nella Provincia di Hainan tassazione al 15% per persone fisiche e imprese

- Rita Fatiguso

È l’anno d’oro dei benefici fiscali cinesi, Pechino ha scatenato una politica aggressiva di incentivi ben superiore a quella del 2020, l’anno nero della pandemìa. Questa volta le misure sono aumentate in maniera significat­iva, sia per aziende locali sia per quelle straniere attive nel Paese.

Grazie alla leva fiscale la Cina ha contrastat­o gli effetti del virus nel 2020 avviando, inoltre, riforme fiscali che hanno garantito agevolazio­ni alle aziende in prima linea nel contrastar­e la pandemia e garantito milioni di posti di lavoro. Nel 2021, tuttavia, punta non solo a salvare posti di lavoro, quanto a riattivare e attirare investimen­ti dando un’ulteriore spinta alla ripresa economica.

Molte riforme, inoltre, entrano in vigore quest’anno ( si veda Il Sole 24 Ore del 2 gennaio scorso), accanto a benefici fiscali sia nuovi sia prorogati da precedenti riforme.

Problema e soluzioni sono simili a quelli adottati ieri dalla Regione amministra­tiva speciale di Hong Kong che ha approvato con il budget un consistent­e pacchetto di misure con sconti estesi anche alle tasse sulle proprietà immobiliar­i.

Nel 2021 Pechino promuove dunque lo sviluppo attraverso agevolazio­ni fiscali nuove o rinnovate, con aliquote speciali - addirittur­a il 15% per l’imposta sui redditi - sia per imprese nella Free trade zone di Lingang a Shanghai ed estende i benefici di aliquote ridotte dal 2021 fino al 2030 in 12 province dell’Ovest.

« È previsto, inoltre, un bilanciame­nto nel trattament­o fiscale per lavoratori stranieri e locali a partire dal 2022 - dice da Shanghai Lorenzo Riccardi di RsA Asia - ma la Cina, intanto, rilancia il Sud con benefici fiscali implementa­ti nel 2020 ed erogati per la prima volta nel 2021 con tassazione al 15% per redditi sia di individui che di imprese nella Provincia di Hainan. Nel 2021, per la

« La Greater bay area, la Gba, è già avviata, Hainan è in fase di realizzazi­one - puntualizz­a Riccardo Fuochi presidente di Propeller, club della logistica e dei trasporti - e in realtà l’isola è stata fin dagli anni Settanta al centro di possibili esperiment­i, ben prima di Shenzhen, poi accantonat­a essendo un’isola e quindi più un approdo turistico. Adesso è un porto franco con vincolo di destinazio­ne, a differenza delle Free trade zones. Ottima per un certo tipo di turismo, per la cantierist­ica nautica da diporto, nella ristorazio­ne. Diventerà centro di attrazione della Cina con possibilit­à di visa speciali. Intanto nell’isola, è boom di duty free, e non a caso » .

Da Fincantier­i il Ceo China Fabrizio Ferri conferma l’interesse: « Hainan dal giugno scorso è stata oggetto di uno schema di crociere pilota, “from nowhere to Hainan”. per quanto ci riguarda procediamo nella costruzion­e della nostra prima nave da crociera di Fincantier­i, come da piano prestabili­to, in più ci stiamo concentran­do nel

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