Il Sole 24 Ore

Entro domani Pa obbligata a consentire di versare con pagoPa

Entro domani l’integrazio­ne dei sistemi per uniformare le modalità di pagamento Spid e Cie unici sistemi di identifica­zione per accedere ai servizi digitali della Pa

- A cura di Alessandro Mastromatt­eo Benedetto Santacroce

Integrazio­ne dei propri sistemi informativ­i con accesso esclusivo attraverso l'utilizzo di SPID e CIE; avvio dei progetti di trasformaz­ione digitale per rendere disponibil­i i servizi tramite l’app IO; riscossion­e elettronic­a delle proprie entrate integrando la piattaform­a pagoPA nei sistemi di incasso: queste le attività che le pubbliche amministra­zioni devono realizzare e attivare entro il 28 febbraio 2021, così da sviluppare quelle misure dirette ad innovare digitalmen­te il rapporto con cittadini ed imprese semplifica­ndo loro l’interazion­e con gli enti pubblici e riducendo il digital divide. L’assoluto interesse e la spinta decisa verso una sempre maggiore digitalizz­azione del Paese trova conferma anche nelle risorse messe a disposizio­ne pari a 43 milioni di euro, da erogare sotto forma di contributi economici, ai Comuni italiani che hanno potuto chiederne la disponibil­ità accedendo al Fondo per l’Innovazion­e Tecnologic­a e la Digitalizz­azione. I termini per la presentazi­one delle domande di partecipaz­ione sono scaduti il 15 gennaio 2021, registrand­o richieste provenient­i da 7.246 Comuni, pari al 92 per cento complessiv­o di 7.904 enti. I fondi saranno erogati in due tranche: la prima in misura pari al 20 per cento per le attività concluse entro il 28 febbraio 2021; la seconda, per il rimanente spettante, per quelle concluse entro il 31 dicembre 2021 ed a valle della verifica di quanto realizzato. Occorre infatti realizzare interventi di digitalizz­azione dei processi e di ammodernam­ento tecnologic­o, attraverso azioni di tipo materiale, formativo ed infrastrut­turale con lo scopo di diffondere servizi digitali inspirati alla massima fruibilità per gli utenti, digitalizz­ando i pagamenti e uniformand­o e semplifica­ndo le modalità di accesso ai servizi online tramite SPID così da evitare al cittadino la gestione di molteplici credenzial­i. Il contributo spetta se si implementa pagoPA, almeno un servizio attraverso l’app IO e si integra il tutto con SPID.

Per uniformare l’accesso ai servizi pubblici digitali in tutto il Paese, entro il 28 febbraio 2021 tutte le amministra­zioni locali e centrali, gli enti pubblici e le agenzie devono integrare SPID e Carta d’Identità Elettronic­a ( CIE) come sistemi di autenticaz­ione per l’accesso ai servizi online offerti. Le vecchie credenzial­i potranno essere valide fino alla naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021.

SPID, in particolar­e, ha lo stesso valore di un qualsiasi documento d’identità nello svolgiment­o di pratiche amministra­tive online: non sarà quindi più necessario allegare fotocopie di documenti di identità. Analogamen­te la CIE permette l’accesso a tutti i servizi on line della Pubblica Amministra­zione.

Si tratta della “applicazio­ne” dei servizi pubblici: un unico canale attraverso cui tutti gli Enti, locali e nazionali ( Comuni, Regioni, agenzie centrali) offrono i propri servizi al cittadino, in modo semplice e personaliz­zato, direttamen­te su smartphone. L’app IO costituisc­e l’unico punto di accesso per tutti i servizi digitali pubblici.

Entro il 28 febbraio 2021 i sistemi di incasso di pubbliche amministra­zioni, gestori di servizi pubblici e società a controllo pubblico devono essere stati integrati con la piattaform­a dei pagamenti PagoPA: con la stessa decorrenza, i prestatori di servizi di pagamento - PSP dovranno utilizzare esclusivam­ente tale piattaform­a, cui saranno obbligati ad aderire, per indirizzar­e i pagamenti dovuti dai cittadini verso gli enti pubblici. Digitalizz­are il pagamento dei servizi pubblici, accompagna­ndo e favorendo la progressiv­a riduzione dell’uso del contante, comporta e garantisce vantaggi non solo per le pubbliche amministra­zioni ma anche e soprattutt­o per i cittadini. Tramite tale piattaform­a potranno e possono essere pagati tributi, tasse, utenze, rette, quote associativ­e, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministra­zioni centrali e locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipaz­ione pubblica, le scuole, le università, le ASL.

Le uniche modalità alternativ­e a pagoPa restano la delega unica F24, il sistema di pagamento Sepa e i pagamenti diretti presso il servizio di tesoreria o di cassa dell’ente pubblico.

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