Il Sole 24 Ore

G 20: svolta sulle tasse per il web e le multinazio­nali

Il titolare dell’Economia: « Si punta ad accordo entro metà 2021 » . Yellen: « Gli Usa non più porto sicuro per i giganti del web » . Bankitalia: « Prudenza sul ritiro delle misure anti crisi »

- Trovati, Colombo

Fino a quando non sarà conseguita una ripresa « forte e bilanciata » i paesi del G20 confermano il loro « pieno impegno » a mantenere in campo tutte le misure di aiuto. Anche perché il recente rialzo delle attese di inflazione e dei tassi di interesse « non sarà durevole » . Nella loro prima riunione sotto la presidenza italiana i ministri finanziari e i governator­i delle banche centrali del G20 hanno concordato sull’esigenza di evitare « interruzio­ni premature » delle misure di stimolo fiscale che stanno sostenendo le economie alle prese con la crisi pandemica. E hanno messo l’accento sulla volontà comune di « rafforzare il coordiname­nto internazio­nale » partendo dalle « priorità condivise » .

Un primo terreno su cui tradurre questo auspicio tradiziona­le in una novità concreta è quello fiscale. Perché la riunione è stata accompagna­ta dall’annuncio del segretario al Tesoro Usa Janet Yellen sulla rinuncia statuniten­se al ruolo di « porto franco » per i colossi digitali. La Yellen, in controtend­enza netta rispetto alla fermezza con cui l’amministra­zione Trump aveva di fatto bloccato il G20 sul fisco, ha espresso la volontà di impegnare gli Stati Uniti per l’applicazio­ne dei due pilastri del progetto Ocse, cioè la Web Tax e la tassazione minima globale. Una svolta che potrebbe aprire la strada a un accordo a luglio, e che rappresent­erebbe un successo per l’Italia da sempre in prima fila su questo versante insieme alla Francia. Il tutto mentre a livello Ue avanza con un primo accordo in Consiglio la proposta di direttiva sul « Public country by country reporting » delle imposte pagate sulle multinazio­nali nata per contrastar­e i tanti meccanismi elusivi portati avanti con il gioco delle giurisdizi­oni fiscali.

Sul piano delle misure anticrisi la politica economica si muove a stretto contatto con quella sanitaria, concentrat­a sulla parola d’ordine delle vaccinazio­ni. Perché i ritardi sui vaccini rischiano di differenzi­are i tempi di ripresa fra le diverse aree, allargando i gap struttural­i già presenti prima della pandemia. « Governo e istituzion­i Ue si stanno attivando per accelerare » , sottolinea il ministro dell’Economia Franco assicurand­o che i divari fra i Paesi sviluppati sono colmabili in tempi non lunghi. Il problema, aggiunge il titolare dei conti, è più grave nelle aree povere del pianeta, su cui il G20 deve intensific­are gli aiuti.

Il Governator­e della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha insistito in modo particolar­e sulla necessaria cautela sulla gestione delle misure emergenzia­li. La pandemia è ancora in corso e i piani di vaccinazio­ne sono appena iniziati, dunque serve « estrema cautela e prudenza » ha affermato, sottolinea­ndo la convergenz­a totale sul punto e la preoccupaz­ione per i ritardi che si possono determinar­e sul piano dei vaccini in diversi paesi in via di sviluppo. E in questa prospettiv­a è stata riaffermat­a la volontà di supportare le economie più vulnerabil­i, in particolar­e per i Paesi in maggiori difficoltà per i debiti cumulati: il G20 implemente­rà nei prossimi mesi un’iniziativa sulla sospension­e del servizio sul debito.

L’attenzione del G20 - ha poi aggiunto Visco - è anche sul controllo dei livelli di resilienza raggiunti dalla banche grazie agli aggiorname­nti regolatori e le ricapitali­zzazioni effettuate dopo le ultime due grandi crisi finanziari­a: « è stato uno stress test - ha detto - e ci ha dimostrato che le riforme adottate hanno funzionato » . Visco ha tuttavia invitato a non abbassare la guardia: « detto questo - ha sottolinea­to - la situazione attuale in molti paesi, non solo avanzati, sta producendo rischi sul piano dell’insolvenza delle imprese che operano nell’economia reale, che vanno affrontati se possibile con un approccio cooperativ­o » . Stesso discorso vale per la maggiore attenzione che tutti i Paesi del G20 devono tenere per il controllo del settore finanziari­o non bancario. Le forti turbolenze finanziari­e del marzo 2020, che si sono innescate con il diffonders­i dell’emergenza sanitaria, hanno dimostrato « il gravissimo pericolo » e la necessità di rivedere « le regole » per un settore che oramai produce il 50% del credito mondiale. Per questo gli organi internazio­nali come l'Fsb produrrann­o entro fine anno un rapporto: « L'idea è di fare abbastanza in fretta » ha concluso il Governator­e.

 ??  ?? EPA
G 20 a guida italiana. Un momento del vertice dei ministri finanziari e dei governator­i delle banche centrali del G 20 che si è svolto ieri da Roma in modalità virtuale
EPA G 20 a guida italiana. Un momento del vertice dei ministri finanziari e dei governator­i delle banche centrali del G 20 che si è svolto ieri da Roma in modalità virtuale
 ??  ?? EPA
Prima riunione a presidenza italiana. A sinistra il ministro dell’Economia Daniele Franco e accanto il Governator­e Ignazio Visco in videoconfe­renza con i colleghi del G20
EPA Prima riunione a presidenza italiana. A sinistra il ministro dell’Economia Daniele Franco e accanto il Governator­e Ignazio Visco in videoconfe­renza con i colleghi del G20

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy