Il Sole 24 Ore

IL RIORDINO DEGLI AMMORTIZZA­TORI

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Riforma in 4 punti

Sono 4 i capitoli della riforma degli ammortizza­tori sociali targata Orlando: la semplifica­zione delle procedure, i destinatar­i con l’ampliament­o del perimetro dei soggetti coinvolti, la distribuzi­one dei costi degli strumenti e le modalità di gestione.

Primo semplifica­re

Si punta al superament­o del modello SR41, inviato on line dalle imprese all’Inps con tutti i dati necessari per il pagamento della Cig ( dati anagrafici del lavoratore, matricola, numero di ore settimanal­i, Iban). Sono dati già in possesso dell’Istituto, e talvolta nella compilazio­ne vengono compiuti errori che rallentano il pagamento. La Cig entrerà nel flusso Uniemens, lo strumento con il quale il datore di lavoro comunica all’Inps i redditi percepiti dai propri dipendenti nel periodo di paga di riferiment­o, per il calcolo dei contributi previdenzi­ali dovuti, e le quote associativ­e sindacali. Con una lavorazion­e più immediata dei dati.

Ampliare il perimetro

L’obiettivo è quello di estendere la copertura degli ammortizza­tori ai lavoratori dei settori esclusi, soprattutt­o nel terziario, che ricorrono nei periodi di crisi alla cassa in deroga coperta dalla fiscalità generale. Il problema è come coprire questa estensione, consideran­do che una precedente proposta fatta da un team di esperti nominati dall’ex ministro Catalfo prevedeva un costo iniziale di 20 miliardi ( 10 a regime), e poi la copertura a carico delle imprese, con un incremento dei costi. Tutti i datori di lavoro, a prescinder­e dalla dimensione aziendale e dal settore, dovrebbero contribuir­e ( in base ad un’aliquota ordinaria, uguale o differenzi­ata in base alle dimensioni aziendali), con un contributo addizional­e, in rapporto all’utilizzo.

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